BrindisiSera.it - Economia, L’Istituto pugliese per il Consumo al servizio dei consumatori. Bilancio di tre mesi di attività
venerdì 23 maggio 2008

L’Istituto pugliese per il Consumo al servizio dei consumatori. Bilancio di tre mesi di attività

“Una miriade di interventi diversi che conferma l’utilità della presenza e il ruolo sociale che svolgono le associazioni dei consumatori nella nostra regione”. Con questa dichiarazione Pino Salamon, direttore dell’ Istituto Pugliese per il Consumo, commenta il lavoro e il servizio che l’IPC,il contenitore di 15 Associazioni dei Consumatori della Puglia, sta svolgendo da tre mesi, rivolto ai cittadini, rispondendo in modo efficace ed efficiente a tutti i reclami e le segnalazioni giunte al numero verde 800 744 330 e all’indirizzo e-mail info@istitutopuglieseconsumo.it.


Secondo un primo bilancio, fatto dopo tre mesi di attività, risulta che “Acquisti e garanzie” con il 27,8%, sono le domande più richieste dal cittadino all’IPC: prodotti difettosi o difformi dalla scheda di presentazione, difficoltà nel cambio o sostituzione della merce; in più,i tempi di attesa, dichiarati insopportabili, per le riparazioni.


Il 23,9%, invece, ha un contenzioso periodico, se non sistematico, con il settore delle “telecomunicazioni e internet”, per l’assegnazione di servizi non richiesti, connessioni o contatti a numeri ad alta tariffazione mai effettuati, reclami inevasi o discussioni con operatori  non sempre disponibili a dare risposte esaurienti e compiute.


Sulle “norme e diritti” hanno chiesto chiarimenti e precisazioni sui comportamenti da adottare il 16,1%, a dimostrazione delle tante facce della pubblica amministrazione, per le diverse interpretazioni a cui si prestano le normative vigenti. E, ancora, il 13,4% è sempre alle prese con la mancanza di trasparenza e di linearità da parte degli “istituti bancari” che, al di là delle spese per commissioni, chiusura conto, insiste nel voler eludere le disposizioni della legge Bersani sulla portabilità dei mutui.


L’8,2% si lamenta dei “trasporti”, per la pulizia insufficiente delle carrozze, o per il ritardo dei treni e degli aerei. Mentre il 4,2% si chiede per quale ragione deve versare somme ingenti per tasse e tributi senza che gli sia  stata notificata una contestazione.


Chiudono alla pari, con il 3,2% delle segnalazioni, le denunce sulle “assicurazioni” e sui “servizi sanitari”.
“Le richieste finora pervenute”,  dichiara Pino Salamon, direttore dell’Istituto Pugliese per il Consumo – sono state valutate, discusse e affrontate quotidianamente, a turno, con gli esperti delle quindici associazioni regionali dei consumatori. E tutte, indistintamente, sono state evase con un esito positivo pari al 95% e con un grado di soddisfazione da parte degli interessati vicino al 90%.”


Secondo l’IPC, l’elevata quantità di richieste pervenute è la testimonianza di quanta poca considerazione viene riservata ai cittadini – consumatori – utenti.


Cittadini ignari che si ritrovano fatture impossibili e per le quali devono attuare procedure ad ostacolo per contestarle o per mettere in moto lo strumento della conciliazione che, spesso, per i meccanismi dispendiosi di energie e di tempo, inducono una percentuale di consumatori a rinunciare ai propri diritti.


Molte sono ancora le difficoltà a reperire informazioni nella pubblica amministrazione che si trincera dietro una legislazione da “interpretare”, più che da attuare, in presenza di una burocrazia esasperante.


Così come sono “cavillosi” gli istituti bancari che, da un giorno all’altro, fanno comparire le spese di chiusura di un conto corrente sotto forma di “oneri e spese di liquidazione interessi” o pretendono garanzie che difficilmente sono in grado di fornire esse stesse ai risparmiatori. Per non parlare dei rapporti epistolari costosi per stabilire se ci deve o non ci deve essere una penale sull’estinzione anticipata di un mutuo.


Gli interventi,dunque,sono tanti e interessano le varie tematiche e questioni. Per tutti coloro che sentono la necessità di ricevere un consiglio, l’assistenza di esperti, in grado di chiarire disposizioni o cercare percorsi da intraprendere  per far valere i propri diritti, fino al 31 luglio 2008, l’Istituto Pugliese per il Consumo è a disposizione dal lunedì al venerdì (orario 09:00 – 19:00) al numero verde 800744330 o per e-mail all’indirizzo: info@istitutopuglieseconsumo.it.


 

  La nostra associazione all’interno del Santa (Ex convento di Santa Chiara) Yeahjasi Brindisi APS è ...

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