Si protesta praticamente ovunque per il Piano di riordino ospedaliero predisposto da Michele Emiliano e la Regione Puglia. Cerignola, Grottaglie, Trani (dove tra l’altro è stata montata una tenda davanti all’ospedale), Canosa e, per quanto riguarda il territorio brindisino, San Pietro Vernotico, ospedale a serissimo rischio chiusura insieme a Fasano e Mesagne.
Poche ore fa si sono radunati cittadini, movimenti, associazioni, il Comitato “Salviamo l’ Ospedale Melli”, di fronte appunto all’ ospedale Melli. Un corteo, una protesta pacifica, ma rabbiosa, consistente, che promette di non fermarsi. Alla protesta era anche presente Paolo Taurino, un cittadino da sempre impegnato politicamente e socialmente a Brindisi e nel territorio, che a proposito dell’ Ospedale di San Pietro Vernotico può portare una testimonianza diretta e significativa.
Parole significative, in una lettera- messaggio: “Caro papà, hai assolto al tuo ruolo di Direttore Sanitario dell’Ospedale Melli per 40 anni, con la diligenza del buon padre di famiglia, lo hai fatto sottraendo tempo a te, alla famiglia e a noi figli…… sapevamo che quella era la tua missione e non ti abbiamo mai fatto pesare l’assenza. I risultati poi erano sotto gli occhi di tutti, con 200 posti letto raggiungevate più di 9000 ricoverati all’ anno. Il Melli era l’Ospedale dei record, una risorsa per il territorio, un’eccellenza regionale che brillava a livello nazionale in quello che era un triste e mortificato Sud. Ora tu non ci sei più e dell’Ospedale Melli si è decisa la chiusura. Se fossi ancora tra noi, nonostante la tua invalidità, sicuramente avresti chiesto alla Luigia Quercia di chiamarmi, per essere accompagnato a San Pietro alla manifestazione organizzata per impedirne la chiusura”.
Parole che, probabilmente, non avrebbero bisogno di ulteriori commenti e fanno riflettere. Intanto, domani mattina, al policlinico di Bari, ci sarà un confronto tra il Presidente Michele Emiliano, sindaci, consiglieri regionali. E lunedì mattina la Giunta Regionale dovrebbe elaborare ufficialmente il Piano.
Poche ore fa si sono radunati cittadini, movimenti, associazioni, il Comitato “Salviamo l’ Ospedale Melli”, di fronte appunto all’ ospedale Melli. Un corteo, una protesta pacifica, ma rabbiosa, consistente, che promette di non fermarsi. Alla protesta era anche presente Paolo Taurino, un cittadino da sempre impegnato politicamente e socialmente a Brindisi e nel territorio, che a proposito dell’ Ospedale di San Pietro Vernotico può portare una testimonianza diretta e significativa.
Parole significative, in una lettera- messaggio: “Caro papà, hai assolto al tuo ruolo di Direttore Sanitario dell’Ospedale Melli per 40 anni, con la diligenza del buon padre di famiglia, lo hai fatto sottraendo tempo a te, alla famiglia e a noi figli…… sapevamo che quella era la tua missione e non ti abbiamo mai fatto pesare l’assenza. I risultati poi erano sotto gli occhi di tutti, con 200 posti letto raggiungevate più di 9000 ricoverati all’ anno. Il Melli era l’Ospedale dei record, una risorsa per il territorio, un’eccellenza regionale che brillava a livello nazionale in quello che era un triste e mortificato Sud. Ora tu non ci sei più e dell’Ospedale Melli si è decisa la chiusura. Se fossi ancora tra noi, nonostante la tua invalidità, sicuramente avresti chiesto alla Luigia Quercia di chiamarmi, per essere accompagnato a San Pietro alla manifestazione organizzata per impedirne la chiusura”.
Parole che, probabilmente, non avrebbero bisogno di ulteriori commenti e fanno riflettere. Intanto, domani mattina, al policlinico di Bari, ci sarà un confronto tra il Presidente Michele Emiliano, sindaci, consiglieri regionali. E lunedì mattina la Giunta Regionale dovrebbe elaborare ufficialmente il Piano.
Articolo di Ferdinando Cocciolo.