Piano di riordino ospedaliero, appello per l’ospedale di Martina Franca firmato da otto sindaci, tra cui quelli di Villa Castelli, Ceglie Messapica, Cisternino.
I fatti diranno se il Piano di Riordino ospedaliero approvato dalla Regione Puglia sia funzionale soprattutto alle esigenze delle comunità pugliesi. Perché il vero punto di domanda è proprio questo, in caso contrario assisteremmo ad altre scelte sbagliate e dannose, ulteriori per il territorio pugliese. Intanto, registriamo di ora in ora proteste, ricorsi, prese di posizione. Inevitabilmente, una decisione legata ad una realtà ospedaliera va poi ad influire su realtà e situazioni circostanti. E’ bene che Emiliano e la sua maggioranza di Centro Sinistra non sottovalutino il problema.
Riceviamo e pubblichiamo una lettera- appello per l’ospedale di Martina Franca firmata da otto sindaci e indirizzata a Michele Emiliano: Michele Longo, sindaco di Alberobello, Luigi Caroli sindaco di Ceglie Messapica, Donato Baccaro, sindaco di Cisternino, Egidio Ippolito, sindaco di Crispiano, Tommaso Scatigna sindaco di Locorotondo, Francesco Ancona sindaco di Martina Franca, Angelo Miccoli sindaco di Statte, infine Vitantonio Caliandro primo cittadino di Villa Castelli.
“ In relazione al Piano di Riordino Sanitario regionale, i sindaci dei Comuni firmatari,
premesso che intorno al Presidio Ospedaliero insistono i comuni di Locorotondo, Alberobello, Crispiano, Ceglie Messapica, Villa Castelli, Cisternino, Statte;
che serve un territorio diffusamente abitato di circa 800 kmq e che garantisce il diritto alla salute a circa 155.000 persone;
avendo appreso che nel Piano di Riordino Ospedaliero varato dalla Giunta regionale in data 29 febbraio l’ospedale Villa D’Itria di Martina Franca è stato individuato come ospedale di base rafforzato dal mantenimento di servizi esistenti;
considerato che dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015 ha praticamente contato 97.700 accessi al Centro Unico di prenotazione (rispetto agli 80.600 di Manduria e ai 60.200 di Castellaneta);
tenuto conto che sono stati recentemente ristrutturati i reparti di ginecologia, ostetricia, neonatologia; che sono stati realizzati la terapia intensiva post operatoria e la nuova sala parto (ancora mai aperta ); che stanno per essere consegnati nuovi reparti ristrutturati (tra cui urologia, radiologia e pediatria); che sono state avviate le procedure di gara per il reparto di rianimazione;
dando atto che sono stati confermati gli investimenti in corso;
Interpretando i bisogni delle popolazioni amministrate, chiedono di operare affinchè il Presidio Ospedaliero Valle D’Itria sia individuato come Ospedale di primo livello per consentire alla Regione di continuare ad investire in termini di posti letto, personale e servizi tali da garantire una sempre maggiore e qualificata offerta di servizi sanitari a tutela del diritto alla salute delle nostre popolazioni “.
I fatti diranno se il Piano di Riordino ospedaliero approvato dalla Regione Puglia sia funzionale soprattutto alle esigenze delle comunità pugliesi. Perché il vero punto di domanda è proprio questo, in caso contrario assisteremmo ad altre scelte sbagliate e dannose, ulteriori per il territorio pugliese. Intanto, registriamo di ora in ora proteste, ricorsi, prese di posizione. Inevitabilmente, una decisione legata ad una realtà ospedaliera va poi ad influire su realtà e situazioni circostanti. E’ bene che Emiliano e la sua maggioranza di Centro Sinistra non sottovalutino il problema.
Riceviamo e pubblichiamo una lettera- appello per l’ospedale di Martina Franca firmata da otto sindaci e indirizzata a Michele Emiliano: Michele Longo, sindaco di Alberobello, Luigi Caroli sindaco di Ceglie Messapica, Donato Baccaro, sindaco di Cisternino, Egidio Ippolito, sindaco di Crispiano, Tommaso Scatigna sindaco di Locorotondo, Francesco Ancona sindaco di Martina Franca, Angelo Miccoli sindaco di Statte, infine Vitantonio Caliandro primo cittadino di Villa Castelli.
“ In relazione al Piano di Riordino Sanitario regionale, i sindaci dei Comuni firmatari,
premesso che intorno al Presidio Ospedaliero insistono i comuni di Locorotondo, Alberobello, Crispiano, Ceglie Messapica, Villa Castelli, Cisternino, Statte;
che serve un territorio diffusamente abitato di circa 800 kmq e che garantisce il diritto alla salute a circa 155.000 persone;
avendo appreso che nel Piano di Riordino Ospedaliero varato dalla Giunta regionale in data 29 febbraio l’ospedale Villa D’Itria di Martina Franca è stato individuato come ospedale di base rafforzato dal mantenimento di servizi esistenti;
considerato che dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015 ha praticamente contato 97.700 accessi al Centro Unico di prenotazione (rispetto agli 80.600 di Manduria e ai 60.200 di Castellaneta);
tenuto conto che sono stati recentemente ristrutturati i reparti di ginecologia, ostetricia, neonatologia; che sono stati realizzati la terapia intensiva post operatoria e la nuova sala parto (ancora mai aperta ); che stanno per essere consegnati nuovi reparti ristrutturati (tra cui urologia, radiologia e pediatria); che sono state avviate le procedure di gara per il reparto di rianimazione;
dando atto che sono stati confermati gli investimenti in corso;
Interpretando i bisogni delle popolazioni amministrate, chiedono di operare affinchè il Presidio Ospedaliero Valle D’Itria sia individuato come Ospedale di primo livello per consentire alla Regione di continuare ad investire in termini di posti letto, personale e servizi tali da garantire una sempre maggiore e qualificata offerta di servizi sanitari a tutela del diritto alla salute delle nostre popolazioni “.
Articolo di Ferdinando Cocciolo.