Una visita solo rimandata e tanto attesa, e Michele Emiliano, probabilmente, si sarà reso conto di quanto sia difficile il suo ruolo di Presidente della Regione Puglia. “Sindaco di Puglia”, è la definizione che si era praticamente dato in campagna elettorale. Ed allora, dovrebbe essere sempre questa, la sua discesa in campo, nei fatti. Una massiccia presenza di forze dell’ordine, sotto le sedi della Provincia di Brindisi e della Prefettura, ad aspettare l’arrivo del governatore pugliese e della sua giunta regionale. “Gli Stati Generali “ per incontrare, capire Brindisi, in una delle fasi più drammatiche della sua storia, tra emergenze sociali, occupazionali, ambientali e, potremmo anche dire, politiche.
Emiliano (che, quasi sicuramente, avrà anche avuto importanti incontri politici con i rappresentanti del Pd brindisino), prima di salire in Prefettura e poi in Provincia, ha incontrato velocemente lavoratori, precari e disoccupati che, con striscioni e non solo, hanno urlato per l’ennesima volta la loro angoscia e preoccupazione per il futuro.
Un futuro che Brindisi, da sola, ora non può garantire. Tante le vertenze: Santa Teresa, Dema, Nubile, Sanità Service, Termomeccanica, altre Partecipate e lavoratori già da tempo abbandonati al loro destino, Mercatone Uno.
Gente che attendeva da Michele Emiliano risposte, speranze. L’arrivo a Brindisi del governatore in una fase in cui, tra l’altro, sono largamente puntati gli occhi della magistratura sull’ “affaire rifiuti”. Già, perché, come non mai, nel territorio brindisino, Ambiente e Occupazione sono strettamente legati tra loro, soprattutto per gli ex lavoratori della Nubile (azienda che in questi anni ha avuto in appalto la gestione rifiuti ed ha quale amministratore Luca Screti, arrestato insieme all’ex Sindaco Consales.
Prima di entrare nella sala di rappresentanza della Provincia (dove avrebbe ascoltato i vari interventi del Presidente Maurizio Bruno, esponenti politici, forze imprenditoriali, organizzazioni sindacali, movimenti e associazioni), l’ex sindaco di Bari, insieme a Bruno, ha avuto un incontro abbastanza veloce con il nuovo Prefetto di Brindisi Annunziato Vardè. Subito dopo, “accerchiato” dai giornalisti ha risposto alle domande sul caso Brindisi, fornendo anticipazioni sui temi che sarebbero stati affrontati a largo raggio nel corso della riunione degli Stati Generali. E l’attuale segretario regionale del Partito Democratico (ancora per poco, a maggio le primarie per la scelta del successore) di anticipazioni ne ha date e anche soluzioni. Ma, ora, si attendono i fatti.
“Sono diverse e complicate le vertenze occupazionali a Brindisi- ha dichiarato Emiliano – ma siamo qui per questo, per confrontarci e cercare di trovare delle soluzioni definitive. Per quanto riguarda ad esempio la vicenda dei lavoratori della Nubile, rimasti a casa dopo i sequestri della discarica comunale e di un impianto di compostaggio praticamente solo virtuale, abbiamo già avuto una serie di incontri in Regione e ultimamente con il sindacato Cobas che sta seguendo passo dopo passo la situazione. La soluzione sta in sostanza nell’avvio di un nuovo ciclo di rifiuti in Puglia e a Brindisi che riavvii l’attività degli impianti pubblici. Questi lavoratori sono vittime delle illegalità dei gestori privati in tema rifiuti, che in tutti questi anni hanno fatto e disfatto. Sono sempre gli stessi in Puglia. Il sottoscritto nella vicenda rifiuti ci ha messo la faccia, commissariando in prima persona l’OGA. Ma vi anticipo che commissarieremo OGA di tutta la Puglia e ancora una volta mi assumerò le responsabilità in prima persona”.
Inquinamento delle falde e dell’ambiente (provocato dalle discariche di Autigno e Formica), zone, abitanti e contrade (tra San Vito dei Normanni e Brindisi) che non possono più sopportare veleni e discariche in una porzione del territorio brindisino già devastata. Gravi problematiche affrontate anche, nel corso degli interventi stabiliti, da Bobo Aprile dei Cobas, e i sindaci Domenico Conte (San Vito dei Normanni) e Salvatore Ripa (San Donaci, nonché consigliere provinciale).
E la vicenda della Partecipata in house della Provincia di Brindisi Santa Teresa, con i lavoratori salvati dal licenziamento (per il momento) e in contratti di solidarietà? Emiliano fornisce speranze e soluzioni per la salvaguardia dei posti di lavoro: “Parliamo di un’ottima società Partecipata, con competenze, professionalità, e un bilancio in piena regola. La Regione, attraverso anche il lavoro dell’Assessore Sebastiano Leo e la task force sulle crisi aziendali, ci sta già lavorando da alcuni mesi. Dal mio punto di vista, la maggiore soluzione è da vedere negli affidamenti in house alla Santa Teresa dei lavori di manutenzione stradale dell’ ANAS”.
Altra emergenza occupazionale quella dei lavoratori brindisini di Eni- Versalis (presente sotto la Provincia una delegazione di lavoratori che hanno esposto degli striscioni) che rischiano di lasciare definitivamente la sede brindisina per essere ricollocati altrove ma anche di perdere il lavoro. L’attuale situazione del polo chimico brindisino è evidenziata in una lettera documento già inviata a Emiliano dai sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil. Ma cosa vuole fare e decidere il governo nazionale sul sito industriale brindisino?
Ecco la risposta del governatore pugliese: “Posso promettere, come del resto già fatto, tutto il mio impegno di interlocuzione e non solo nei riguardi del Governo. Il polo chimico brindisino, oltre ad essere strategico, è fondamentale per lo sviluppo economico e industriale del territorio brindisino. Da qui non si può prescindere e lo sa bene anche il gruppo Eni- Versalis”. Ampio documento sulla crisi occupazionale ed economica brindisina a cui hanno fatto riferimento, nei loro interventi, Michela Almiento della Cgil e Antonio Castellucci della Cisl.
Emiliano, nel discorso introduttivo dell’avvio degli Stati Generali, si è soffermato sul significato dell’iniziativa. “Sarebbe quasi inutile ribadire il mio affetto per questa città – ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia. La significativa, qualitativa e nutrita partecipazione di chi oggi vuole intervenire e dare un contributo, è emblematica ed incoraggiante di come ci si vuole confrontare su temi e problematiche. Confronto e umiltà, del resto, sono elementi portanti della mia “squadra”. Si può pure sbagliare, ma ho imparato che i problemi vanno sempre affrontati con coraggio e concretezza”. Questa iniziativa sarà ripetuta almeno una volta all’ anno, cercando di risolvere insieme i problemi”.
Il territorio brindisino chiede aiuto a Michele Emiliano e la Regione Puglia. Quell’ aiuto a cui fa riferimento Maurizio Bruno, uno dei tanti Presidenti della Provincia in grande difficoltà a causa della “piovra “ della Riforma Del Rio sul riordino delle Province.
“Ringrazio il Presidente Emiliano per la sua presenza insieme alla giunta. La dimostrazione della vicinanza della Regione Puglia alle problematiche del territorio brindisino. La Provincia di Brindisi, come risaputo, sta davvero operando tra mille difficoltà dovute ai tagli del Governo e alla Riforma Del Rio che sta mettendo in ginocchio le nostre casse. Tanto per fare un esempio, la Provincia di Brindisi, rispetto al 2014, ha subito nel 2015 un prelievo forzoso di 10 milioni di euro e mezzo in più. Io sto facendo del mio meglio nei limiti del possibile, ma purtroppo non posso andare oltre. Abbiamo salvato i posti di lavoro dei lavoratori della Santa Teresa, stipulando l’accordo per i contratti di solidarietà. Ma a giugno si riproporrà il problema Santa Teresa, e per questo chiediamo aiuto al Presidente Emiliano e alla Regione. Siamo in attesa di ulteriori novità dal patto di Stabilità e dal riordino delle funzioni fondamentali e non fondamentali”.
Ma, al di là dei problemi della Provincia, delle Partecipate, dei lavoratori del comparto chimico – energetico e della gestione rifiuti, Brindisi è la città del 30% di disoccupati e di chi proprio non ce la fa più ad andare avanti. Entra nello specifico Bruno Mitrugno, per tanti anni direttore della Caritas: “Brindisi è fatta anche di persone che soffrono in silenzio, non hanno attenzione mediatica e ormai sanno cosa vuol dire la povertà. Ma, attenzione, la povertà a Brindisi, soprattutto nelle zone estremamente periferiche, è minata e diciamo così “controllata” da fenomeni di illegalità. Su questo, mi rivolgo a lei Presidente Emiliano, bisogna lavorare”.
Davvero tanti i temi sottoposti a Michele Emiliano, dal futuro del porto brindisino alla Tap (a cui dedicheremo un servizio speciale a parte), passando per la valorizzazione di patrimoni come il Castello Alfonsino (problematica evidenziata da Raffaella Argentieri di Sì Democrazia e Fondazione Di Giulio) e il tema della criminalità organizzata e legalità.
Ma c’è chi emana ottimismo, come il Presidente di Confindustria Marinò: “non bisogna affermare che non va bene nulla, e penso ne sia ben consapevole anche il Presidente Emiliano. Bisogna ripartire dalle risorse, soprattutto umane, a disposizione, per creare un futuro per la città e il territorio”.
Emiliano messo sotto accusa, ad esempio, per la vicenda dell’Autorità Portuale, insomma “per non aver portato avanti in sede di governo nazionale gli interessi della comunità brindisina e invece favorito il porto di Bari”. Duro, per la realtà brindisina, l’intervento del Presidente della Camera di Commercio Alfredo Malcarne: “Chiediamo forse i miracoli al Presidente Emiliano. Voglio ricordare che la gestione dell’ Autorità Portuale brindisina degli ultimi anni è stata davvero disastrosa. Se andiamo a vedere i dati reali del nostro porto, ci accorgeremo che il maggiore flusso di traffico e movimenti è legato alla movimentazione di carbone. Possiamo fare tutti i discorsi che vogliamo, ambientalisti e non. La verità è che dipendiamo dal carbone. Cosa vogliamo, se ad esempio sulle magliette del basket compare la scritta Enel?”.
Questione ambientale, Area SIN, bonifiche. Tutti temi cruciali nel caso Brindisi, che coinvolgono direttamente la Regione Puglia. Il Presidente del Consorzio Asi Marcello Rollo chiarisce: “ I 25 milioni di euro per le bonifiche sono già pronti, grazie all’ impegno congiunto di Asi, Comune di Brindisi, Provincia, Arpa, Asl. Ora è proprio la Regione Puglia che deve dare l’ ok per poi rivolgersi al Ministero”.
Tra gli interventi, anche quello del Consigliere regionale brindisino del M5S Gianluca Bozzetti, come tiene a sottolineare lo stesso Emiliano l’unico consigliere di opposizione presente. Bozzetti, tra l’altro, prima dell’inizio degli Stati Generali, ha avuto un incontro con i lavoratori della Santa Teresa. L’esponente M5S, pur apprezzando la presenza del Presidente della Regione Puglia, ha voluto rimarcare, a proposito di vicende come il porto e Eni- Versalis, le mancanze e ritardi di Michele Emiliano, e nonostante i solleciti del suo movimento.
Questi, in sintesi, alcuni degli interventi in un’iniziativa che, al di là di tutto, è stata fondamentale per Brindisi. Qui, campagne elettorali e appartenenze politiche non dovrebbero contare. Conta una sinergia tra le istituzioni locali - comunità - Regione Puglia che dovrà essere dimostrata dai fatti.
Articolo di Ferdinando Cocciolo.
Emiliano (che, quasi sicuramente, avrà anche avuto importanti incontri politici con i rappresentanti del Pd brindisino), prima di salire in Prefettura e poi in Provincia, ha incontrato velocemente lavoratori, precari e disoccupati che, con striscioni e non solo, hanno urlato per l’ennesima volta la loro angoscia e preoccupazione per il futuro.
Un futuro che Brindisi, da sola, ora non può garantire. Tante le vertenze: Santa Teresa, Dema, Nubile, Sanità Service, Termomeccanica, altre Partecipate e lavoratori già da tempo abbandonati al loro destino, Mercatone Uno.
Gente che attendeva da Michele Emiliano risposte, speranze. L’arrivo a Brindisi del governatore in una fase in cui, tra l’altro, sono largamente puntati gli occhi della magistratura sull’ “affaire rifiuti”. Già, perché, come non mai, nel territorio brindisino, Ambiente e Occupazione sono strettamente legati tra loro, soprattutto per gli ex lavoratori della Nubile (azienda che in questi anni ha avuto in appalto la gestione rifiuti ed ha quale amministratore Luca Screti, arrestato insieme all’ex Sindaco Consales.
Prima di entrare nella sala di rappresentanza della Provincia (dove avrebbe ascoltato i vari interventi del Presidente Maurizio Bruno, esponenti politici, forze imprenditoriali, organizzazioni sindacali, movimenti e associazioni), l’ex sindaco di Bari, insieme a Bruno, ha avuto un incontro abbastanza veloce con il nuovo Prefetto di Brindisi Annunziato Vardè. Subito dopo, “accerchiato” dai giornalisti ha risposto alle domande sul caso Brindisi, fornendo anticipazioni sui temi che sarebbero stati affrontati a largo raggio nel corso della riunione degli Stati Generali. E l’attuale segretario regionale del Partito Democratico (ancora per poco, a maggio le primarie per la scelta del successore) di anticipazioni ne ha date e anche soluzioni. Ma, ora, si attendono i fatti.
“Sono diverse e complicate le vertenze occupazionali a Brindisi- ha dichiarato Emiliano – ma siamo qui per questo, per confrontarci e cercare di trovare delle soluzioni definitive. Per quanto riguarda ad esempio la vicenda dei lavoratori della Nubile, rimasti a casa dopo i sequestri della discarica comunale e di un impianto di compostaggio praticamente solo virtuale, abbiamo già avuto una serie di incontri in Regione e ultimamente con il sindacato Cobas che sta seguendo passo dopo passo la situazione. La soluzione sta in sostanza nell’avvio di un nuovo ciclo di rifiuti in Puglia e a Brindisi che riavvii l’attività degli impianti pubblici. Questi lavoratori sono vittime delle illegalità dei gestori privati in tema rifiuti, che in tutti questi anni hanno fatto e disfatto. Sono sempre gli stessi in Puglia. Il sottoscritto nella vicenda rifiuti ci ha messo la faccia, commissariando in prima persona l’OGA. Ma vi anticipo che commissarieremo OGA di tutta la Puglia e ancora una volta mi assumerò le responsabilità in prima persona”.
Inquinamento delle falde e dell’ambiente (provocato dalle discariche di Autigno e Formica), zone, abitanti e contrade (tra San Vito dei Normanni e Brindisi) che non possono più sopportare veleni e discariche in una porzione del territorio brindisino già devastata. Gravi problematiche affrontate anche, nel corso degli interventi stabiliti, da Bobo Aprile dei Cobas, e i sindaci Domenico Conte (San Vito dei Normanni) e Salvatore Ripa (San Donaci, nonché consigliere provinciale).
E la vicenda della Partecipata in house della Provincia di Brindisi Santa Teresa, con i lavoratori salvati dal licenziamento (per il momento) e in contratti di solidarietà? Emiliano fornisce speranze e soluzioni per la salvaguardia dei posti di lavoro: “Parliamo di un’ottima società Partecipata, con competenze, professionalità, e un bilancio in piena regola. La Regione, attraverso anche il lavoro dell’Assessore Sebastiano Leo e la task force sulle crisi aziendali, ci sta già lavorando da alcuni mesi. Dal mio punto di vista, la maggiore soluzione è da vedere negli affidamenti in house alla Santa Teresa dei lavori di manutenzione stradale dell’ ANAS”.
Altra emergenza occupazionale quella dei lavoratori brindisini di Eni- Versalis (presente sotto la Provincia una delegazione di lavoratori che hanno esposto degli striscioni) che rischiano di lasciare definitivamente la sede brindisina per essere ricollocati altrove ma anche di perdere il lavoro. L’attuale situazione del polo chimico brindisino è evidenziata in una lettera documento già inviata a Emiliano dai sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil. Ma cosa vuole fare e decidere il governo nazionale sul sito industriale brindisino?
Ecco la risposta del governatore pugliese: “Posso promettere, come del resto già fatto, tutto il mio impegno di interlocuzione e non solo nei riguardi del Governo. Il polo chimico brindisino, oltre ad essere strategico, è fondamentale per lo sviluppo economico e industriale del territorio brindisino. Da qui non si può prescindere e lo sa bene anche il gruppo Eni- Versalis”. Ampio documento sulla crisi occupazionale ed economica brindisina a cui hanno fatto riferimento, nei loro interventi, Michela Almiento della Cgil e Antonio Castellucci della Cisl.
Emiliano, nel discorso introduttivo dell’avvio degli Stati Generali, si è soffermato sul significato dell’iniziativa. “Sarebbe quasi inutile ribadire il mio affetto per questa città – ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia. La significativa, qualitativa e nutrita partecipazione di chi oggi vuole intervenire e dare un contributo, è emblematica ed incoraggiante di come ci si vuole confrontare su temi e problematiche. Confronto e umiltà, del resto, sono elementi portanti della mia “squadra”. Si può pure sbagliare, ma ho imparato che i problemi vanno sempre affrontati con coraggio e concretezza”. Questa iniziativa sarà ripetuta almeno una volta all’ anno, cercando di risolvere insieme i problemi”.
Il territorio brindisino chiede aiuto a Michele Emiliano e la Regione Puglia. Quell’ aiuto a cui fa riferimento Maurizio Bruno, uno dei tanti Presidenti della Provincia in grande difficoltà a causa della “piovra “ della Riforma Del Rio sul riordino delle Province.
“Ringrazio il Presidente Emiliano per la sua presenza insieme alla giunta. La dimostrazione della vicinanza della Regione Puglia alle problematiche del territorio brindisino. La Provincia di Brindisi, come risaputo, sta davvero operando tra mille difficoltà dovute ai tagli del Governo e alla Riforma Del Rio che sta mettendo in ginocchio le nostre casse. Tanto per fare un esempio, la Provincia di Brindisi, rispetto al 2014, ha subito nel 2015 un prelievo forzoso di 10 milioni di euro e mezzo in più. Io sto facendo del mio meglio nei limiti del possibile, ma purtroppo non posso andare oltre. Abbiamo salvato i posti di lavoro dei lavoratori della Santa Teresa, stipulando l’accordo per i contratti di solidarietà. Ma a giugno si riproporrà il problema Santa Teresa, e per questo chiediamo aiuto al Presidente Emiliano e alla Regione. Siamo in attesa di ulteriori novità dal patto di Stabilità e dal riordino delle funzioni fondamentali e non fondamentali”.
Ma, al di là dei problemi della Provincia, delle Partecipate, dei lavoratori del comparto chimico – energetico e della gestione rifiuti, Brindisi è la città del 30% di disoccupati e di chi proprio non ce la fa più ad andare avanti. Entra nello specifico Bruno Mitrugno, per tanti anni direttore della Caritas: “Brindisi è fatta anche di persone che soffrono in silenzio, non hanno attenzione mediatica e ormai sanno cosa vuol dire la povertà. Ma, attenzione, la povertà a Brindisi, soprattutto nelle zone estremamente periferiche, è minata e diciamo così “controllata” da fenomeni di illegalità. Su questo, mi rivolgo a lei Presidente Emiliano, bisogna lavorare”.
Davvero tanti i temi sottoposti a Michele Emiliano, dal futuro del porto brindisino alla Tap (a cui dedicheremo un servizio speciale a parte), passando per la valorizzazione di patrimoni come il Castello Alfonsino (problematica evidenziata da Raffaella Argentieri di Sì Democrazia e Fondazione Di Giulio) e il tema della criminalità organizzata e legalità.
Ma c’è chi emana ottimismo, come il Presidente di Confindustria Marinò: “non bisogna affermare che non va bene nulla, e penso ne sia ben consapevole anche il Presidente Emiliano. Bisogna ripartire dalle risorse, soprattutto umane, a disposizione, per creare un futuro per la città e il territorio”.
Emiliano messo sotto accusa, ad esempio, per la vicenda dell’Autorità Portuale, insomma “per non aver portato avanti in sede di governo nazionale gli interessi della comunità brindisina e invece favorito il porto di Bari”. Duro, per la realtà brindisina, l’intervento del Presidente della Camera di Commercio Alfredo Malcarne: “Chiediamo forse i miracoli al Presidente Emiliano. Voglio ricordare che la gestione dell’ Autorità Portuale brindisina degli ultimi anni è stata davvero disastrosa. Se andiamo a vedere i dati reali del nostro porto, ci accorgeremo che il maggiore flusso di traffico e movimenti è legato alla movimentazione di carbone. Possiamo fare tutti i discorsi che vogliamo, ambientalisti e non. La verità è che dipendiamo dal carbone. Cosa vogliamo, se ad esempio sulle magliette del basket compare la scritta Enel?”.
Questione ambientale, Area SIN, bonifiche. Tutti temi cruciali nel caso Brindisi, che coinvolgono direttamente la Regione Puglia. Il Presidente del Consorzio Asi Marcello Rollo chiarisce: “ I 25 milioni di euro per le bonifiche sono già pronti, grazie all’ impegno congiunto di Asi, Comune di Brindisi, Provincia, Arpa, Asl. Ora è proprio la Regione Puglia che deve dare l’ ok per poi rivolgersi al Ministero”.
Tra gli interventi, anche quello del Consigliere regionale brindisino del M5S Gianluca Bozzetti, come tiene a sottolineare lo stesso Emiliano l’unico consigliere di opposizione presente. Bozzetti, tra l’altro, prima dell’inizio degli Stati Generali, ha avuto un incontro con i lavoratori della Santa Teresa. L’esponente M5S, pur apprezzando la presenza del Presidente della Regione Puglia, ha voluto rimarcare, a proposito di vicende come il porto e Eni- Versalis, le mancanze e ritardi di Michele Emiliano, e nonostante i solleciti del suo movimento.
Questi, in sintesi, alcuni degli interventi in un’iniziativa che, al di là di tutto, è stata fondamentale per Brindisi. Qui, campagne elettorali e appartenenze politiche non dovrebbero contare. Conta una sinergia tra le istituzioni locali - comunità - Regione Puglia che dovrà essere dimostrata dai fatti.
Articolo di Ferdinando Cocciolo.