In perfetta sinergia con le direttive rese dal Questore di Brindisi, Dott. Roberto GENTILE, teseall’implementazione dei controlli anche in occasione delle imminenti festività pasquali, venivano eseguiti diversi posti di controllo mediante l'impiego di equipaggi con colori di istituto ed autovetture civetta onde prevenire e reprimere la commissione di reati in generale ed, in particolare, quelli contro la persona ed il patrimonio.
Il bilancio è di oltre 200 persone, tra conducenti e trasportati, identificati e di 3 soggetti denunciati alla Procura della Repubblica di Brindisi.
Di seguito, i dettagli degli interventi: un equipaggio della Polizia giudiziaria del Commissariato, effettuava un servizio mirato e specifico nelle contrade agricole ricadenti nel vasto territorio ostunese al fine di prevenire la commissione di reati contro il patrimonio, quali furti e danneggiamenti ai danni di case di campagna e residenze estive. In particolare, in contrada Camastra, veniva notata un'autovettura sospetta con un individuo a bordo che procedeva lentamente, guardandosi intorno e nello specifico, all’interno di villette private e di proprietà agricole. Dal momento che l'atteggiamento dell'uomo destava forti dubbi nel personale operante cui, la stessa utilitaria era stata segnalata in zona nei giorni precedenti, si procedeva al suo controllo, identificando compiutamente il conducente e sottoponendo a più dettagliata verifica il veicolo.
E, difatti, a conferma dell’insane intenzioni del fermato, all’interno del mezzo, si rinveniva un vero e proprio arsenale da scasso. Così, a fianco della postazione di guida, ‘spuntavano’ un bastone in legno, un martello, un taglierino, diversi cacciavite, svitatori di serrature ed un seghetto. Inoltre, nel vano portabagagli, venivano scovati altri strumenti di effrazione e uno ‘spadino’ normalmente utilizzato per forzare ed aprire serrature, anche e soprattutto di autovetture. Tutto, sottoposto a sequestro penale.
Data l’evidenza dei riscontri, visto che il sospettato inoltre non svolgeva un’attività lavorativa tale da giustificare la presenza degli oggetti rintracciati, si procedeva a denunciare A.M., classe 1971, con precedenti penali per furto e droga, per i reati di porto di oggetti atti ad offendere e possesso di grimaldelli e strumenti atti all'effrazione.
Contemporaneamente, una Volante del Commissariato della Città Bianca, a seguito di una denuncia di furto di una bicicletta di elevato valore economico, durante un pattugliamento delle vie cittadine, notava un cittadino extracomunitario a bordo di un velocipede che, per tipologia e caratteristiche, si avvicinava a quello furtivamente sottratto. Pertanto si procedeva a controllarlo ed ad identificarlo perfettamente contattando inoltre il proprietario del mezzo. Questi, raggiunti gli uffici di Polizia, riconosceva con assoluta certezza la bicicletta rubata, riportando la stessa dei segni distintivi inconfondibili.
Il marocchino S.M., classe 1983, veniva pertanto denunciato alla Procura della Repubblica di Brindisi, per il reato di ricettazione del mezzo risultato provento di furto.
L'ultima denuncia, invece, scaturiva da una verifica svolta presso un'altra contrada agricola denominata Salinola, ove erano state segnalate illecite intrusioni di soggetti in alcune abitazioni di campagna. Le verifiche di rito conducevano il personale operante ad approfondire i controlli nei confronti di un nucleo familiare, composto da madre e figlio che occupavano un immobile di proprietà di un anziano signore residente nel nord Italia. Durante le normali operazioni di riscontro di quanto dichiarato dagli occupanti, il figlio, visibilmente infastidito dalla presenza del personale in divisa, iniziava ad assumere nei riguardi dei poliziotti un atteggiamento irriguardoso ed offensivo invitandoli, a muso duro, ad ‘ andare via, altrimenti la cosa finisce male', proseguendo lo sproloquio, dicendo, ‘ mi avete rotto i coglioni' e concludendo con la minaccia di passare alle vie di fatto, se non se ne fossero subito andati via dall' abitazione.
Al comportamento di sfida e di minaccia dell'uomo, gli agenti opponevano una ferma professionalità, procedendo alla sua completa identificazione. All'esito dell’attività di controllo, C.M., classe 1984, con precedenti per reati contro il patrimonio, la persona ed in tema di droga, veniva denunciato all’ A.G. per i reati di Violenza o Minaccia e Oltraggio a Pubblico ufficiale.
I servizi di monitoraggio della giurisdizione di pertinenza da parte del Commissariato ostunese, proseguiranno nei prossimi giorni nell' ottica della sicurezza generale e nell' auspicio di sempre maggiori forme di collaborazione tra la cittadinanza e la Polizia di Stato.
Il bilancio è di oltre 200 persone, tra conducenti e trasportati, identificati e di 3 soggetti denunciati alla Procura della Repubblica di Brindisi.
Di seguito, i dettagli degli interventi: un equipaggio della Polizia giudiziaria del Commissariato, effettuava un servizio mirato e specifico nelle contrade agricole ricadenti nel vasto territorio ostunese al fine di prevenire la commissione di reati contro il patrimonio, quali furti e danneggiamenti ai danni di case di campagna e residenze estive. In particolare, in contrada Camastra, veniva notata un'autovettura sospetta con un individuo a bordo che procedeva lentamente, guardandosi intorno e nello specifico, all’interno di villette private e di proprietà agricole. Dal momento che l'atteggiamento dell'uomo destava forti dubbi nel personale operante cui, la stessa utilitaria era stata segnalata in zona nei giorni precedenti, si procedeva al suo controllo, identificando compiutamente il conducente e sottoponendo a più dettagliata verifica il veicolo.
E, difatti, a conferma dell’insane intenzioni del fermato, all’interno del mezzo, si rinveniva un vero e proprio arsenale da scasso. Così, a fianco della postazione di guida, ‘spuntavano’ un bastone in legno, un martello, un taglierino, diversi cacciavite, svitatori di serrature ed un seghetto. Inoltre, nel vano portabagagli, venivano scovati altri strumenti di effrazione e uno ‘spadino’ normalmente utilizzato per forzare ed aprire serrature, anche e soprattutto di autovetture. Tutto, sottoposto a sequestro penale.
Data l’evidenza dei riscontri, visto che il sospettato inoltre non svolgeva un’attività lavorativa tale da giustificare la presenza degli oggetti rintracciati, si procedeva a denunciare A.M., classe 1971, con precedenti penali per furto e droga, per i reati di porto di oggetti atti ad offendere e possesso di grimaldelli e strumenti atti all'effrazione.
Contemporaneamente, una Volante del Commissariato della Città Bianca, a seguito di una denuncia di furto di una bicicletta di elevato valore economico, durante un pattugliamento delle vie cittadine, notava un cittadino extracomunitario a bordo di un velocipede che, per tipologia e caratteristiche, si avvicinava a quello furtivamente sottratto. Pertanto si procedeva a controllarlo ed ad identificarlo perfettamente contattando inoltre il proprietario del mezzo. Questi, raggiunti gli uffici di Polizia, riconosceva con assoluta certezza la bicicletta rubata, riportando la stessa dei segni distintivi inconfondibili.
Il marocchino S.M., classe 1983, veniva pertanto denunciato alla Procura della Repubblica di Brindisi, per il reato di ricettazione del mezzo risultato provento di furto.
L'ultima denuncia, invece, scaturiva da una verifica svolta presso un'altra contrada agricola denominata Salinola, ove erano state segnalate illecite intrusioni di soggetti in alcune abitazioni di campagna. Le verifiche di rito conducevano il personale operante ad approfondire i controlli nei confronti di un nucleo familiare, composto da madre e figlio che occupavano un immobile di proprietà di un anziano signore residente nel nord Italia. Durante le normali operazioni di riscontro di quanto dichiarato dagli occupanti, il figlio, visibilmente infastidito dalla presenza del personale in divisa, iniziava ad assumere nei riguardi dei poliziotti un atteggiamento irriguardoso ed offensivo invitandoli, a muso duro, ad ‘ andare via, altrimenti la cosa finisce male', proseguendo lo sproloquio, dicendo, ‘ mi avete rotto i coglioni' e concludendo con la minaccia di passare alle vie di fatto, se non se ne fossero subito andati via dall' abitazione.
Al comportamento di sfida e di minaccia dell'uomo, gli agenti opponevano una ferma professionalità, procedendo alla sua completa identificazione. All'esito dell’attività di controllo, C.M., classe 1984, con precedenti per reati contro il patrimonio, la persona ed in tema di droga, veniva denunciato all’ A.G. per i reati di Violenza o Minaccia e Oltraggio a Pubblico ufficiale.
I servizi di monitoraggio della giurisdizione di pertinenza da parte del Commissariato ostunese, proseguiranno nei prossimi giorni nell' ottica della sicurezza generale e nell' auspicio di sempre maggiori forme di collaborazione tra la cittadinanza e la Polizia di Stato.