Si sono introdotti all’interno dell’ex base USAF depredando metalli di ogni genere e in particolare rame e recinzioni. Nei guai 5 indagati, soggetti appartenenti a uno stesso nucleo famigliare ritenuti responsabili di concorso in furto continuato aggravato. Nel corso dell’indagine sono stati recuperati ingenti quantitativi di rame rubato rivenduto in zona, dagli stessi autori dei furti.
Le indagini, sono partite nel maggio 2015, a seguito di un grave atto intimidatorio commesso quel sabato 9, in pieno giorno all’interno della ditta “Eco Semeraro s.r.l.”, che si occupa della raccolta e rivendita di materiale ferro. In quella circostanza alcuni individui, rimasti ignoti, a bordo di un’auto si erano introdotti della ditta e avevano esploso numerosi colpi di arma da fuoco.
L’attività,si è conclusa ad agosto 2015, ed ha consentito di accertare che l’atto intimidatorio era stato voluto per punire il titolare della ditta colpevole di aver rifiutato di acquistare una partita di metalli di dubbia provenienza.
Le indagini condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno potuto scoprire tre episodi di furto aggravato commessi dagli indagati all’interno dell’ex base USAF di San Vito dei Normanni (Br) e recuperare un ingente quantitativo di rame asportati all’interno della ex struttura militare.
Sono stati sottoposti agli arresti domiciliari RILLO Antonio, 24enne, RILLO Paolo, 23enne ; RILLO Francesco, 24enne, mentre sono stati sottoposti all’obbligo di dimora RILLO Andrea, 31enne e BALESTRA Salvatore, 27enne, tutti di Brindisi.
Marcello Altomare