Prima di lasciare, nel mese di giugno, al congresso nazionale di Matera, l’incarico di presidente nazionale del Club Serra Italia, la prof.ssa Maria Luisa Coppola ha voluto presenziare ad un importante convegno organizzato dal Serra Club Brindisi, programmato dal direttivo con l’obiettivo di rendere omaggio ancora una volta alla santificazione di Padre Junipero Serra, avvenuta nel settembre dello scorso anno a Washington con prosecuzione a novembre in Vaticano, il frate fondatore del club, aggregato alla Pontificia Opera delle Vocazioni sacerdotali, che porta il suo nome.
L’occasione è stata data dalla presentazione del libro “San Junipero Serra - Apostolo del Messico”, scritto da Don Arturo Alcàntara Arcos, docente di teologia spirituale, su invito e sollecitazioni proprio della presidente Coppola, in avvio, nella primavera del 2014, del suo mandato biennale. Durante il convegno, tenuto presso il Seminario Aricivescovile “Benedetto XVI” di Brindisi, a cui hanno partecipato l’Arcivescovo della Diocesi di Brindisi e Ostuni, Mons. Domenico Caliandro e il Rettore, don Marco Candeloro con i suoi giovani seminaristi, lo stesso Don Arturo ha tenuto una conversazione semplice, lineare e comprensibile a tutti, ma allo stesso tempo efficace, diretta, senza filtri e mirata alla conoscenza di quella parte poco nota e diffusa della vita di Padre Serra e del suo approccio alla Chiesa, alla vita francescana, alla povertà materiale, alla misericordia e alla ricchezza spirituale. Il tutto frutto di una certosina ricerca documentaria svolta in Messico. Vista la grande quantità di materiale raccolto è già allo studio il secondo volume sulla vita di San Junipero Serra, centrato sui suoi 20 anni vissuti in Messico.
Un dialogo, quello che si è sviluppato a Brindisi, che ha stimolato la curiosità dei tanti soci e simpatizzanti del Club Serra intervenuti all’evento. Curiosità che poi si è tramutata in tantissime domande e riflessioni sulle opere di misericordia di San Junipero Serra e sull’eredità morale e filosofica lasciata a sua memoria e ripresa da chi, in questi anni, ha contribuito a diffondere il suo messaggio apostolico attraverso le tantissime iniziative del Serra Club International e Serra Italia. Un messaggio che viaggia oramai da decine e decine di anni attraverso ogni parte del Mondo, dall’Australia all’Asia, dall’Europa agli Stati Uniti, dall’Africa all’Oceania, arricchendosi sempre di amore, misericordia e serenità. Un messaggio e tantissime opere di Padre Serra a cui Papa Francesco ha voluto riservare un posto di primaria importanza nella Chiesa, proprio attraverso la santificazione del suo Apostolo.
Ai serrani attuali, a cui si è rivolta nel suo intervento di saluto la presidente nazinale, prof.ssa Maria Luisa Coppola, si chiede di lavorare senza sosta affinché siano sostenute con grande impegno e dedizione le vocazioni in genere, sia quelle dei seminaristi che quelle sacerdotali. Anche i laici possono e devono rispondere alla “Chiamata” con il loro stile di vita, con il loro esempio, con la loro esperienza di fedeli cristiani, con il proprio ruolo nella sua famiglia, vero fulcro della vita di buoni cristiani, affinché quel messaggio di Padre Serra non vada vanificato, anzi sia produttivo e sempre più indirizzato alla fratellanza e alla misericordia. Ricordando, tra l’altro, che questo è un anno giubilare, voluto da Papa Francesco, un periodo della nostra vita cioè in cui la misericordia e l’amore devono innalzarsi a stabili e unici punti di riferimento del cammino della nostra comunità cristiana. Per sempre.
Grazie a tutti i partecipanti a questa iniziativa, in particolare alla presidente Coppola, per un’esperienza davvero indimenticabile che segnerà ovunque e dovunque al vita di tutti noi.