Patto per il Sud e per la Puglia, Michele Emiliano scrive a Renzi e chiede un incontro urgente.
Un appello in una lettera. Quello del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al premier Matteo Renzi. La “ sintesi” della lettera : “ la Puglia, regione virtuosa che ha speso 100% fondi europei e ha presentato da mesi progetti per 6 miliardi di euro. Chiediamo notizie sulla destinazione dei Fondi di Sviluppo e Coesione destinati dalla Legge del Sud ma che in pratica non risultano inseriti nei Patti in via di sottoscrizione”.
Dunque, in sintesi il testo della lettera inviata nelle scorse ore da Emiliano a Renzi : “ Signor Presidente del Consiglio, ritorno sul tema, già ampiamente dibattuto con il Sottosegretario De Vincenti, relativa al Masterplan per il Sud e, in particolare, al riparto delle risorse FSC 2014/2020. Come è noto, con l’ articolo 1, comma 6, della Legge di Stabilità, furono stanziate risorse complessive per il Fondo di Sviluppo e Coesione 2014/2020, pari a 54,48 miliardi di Euro, di cui l’ 80% destinato alle Regioni del Mezzogiorno. Senza che ci venisse comunicato in maniera formale, sembra che la disponibilità complessiva, al netto di una serie di prelievi effettuati dal Governo, delle risorse FSC si sia ridotto ad Euro 38, 8 miliardi, di cui l’ 80% sempre destinato al mezzogiorno, ovvero 31, 4 miliardi di Euro. Della suddetta dotazione, sempre in via presuntiva senza alcuna comunicazione ufficiale, sembrerebbe che la quota spettante alle regioni del Sud ammonti ad Euro 12,9 miliardi, pari al 41% dei 31,4 miliardi suindicati. Tale ammontare così ridotto è stato destinato al finanziamento del cosiddetto Patto per il Sud. La Puglia rappresenta, nel panorama delle Regioni italiane, una sicura eccellenza nella capacità di utilizzo delle risorse pubbliche, avendo speso nella scorsa programmazione il 100% dei fondi FESR e, al netto della certificazione ancora in corso, circa il 100% anche del FSE”.
Ed ecco, apertamente, l’ attacco di Michele Emiliano a Matteo Renzi. “ Tanto lo strumento attuativo del Patto, quanto soprattutto la dotazione finanziaria, appaiono quindi prive di giustificazione e lesive dei diritti della Puglia. Come le sarà stato certamente riferito,la Regione, nel mese di novembre 2015, ha inviato una dettagliatissima proposta di interventi, completi di schede progettuali, relativi al Patto per la Puglia, rispondendo, prontamente, alla prima richiesta pervenuta dal Governo. La suddetta proposta elencava interventi per circa 6 miliardi di euro. All’ invio della prima proposta, seguì un incontro interlocutorio con il sottosegretario De Vincenti. Successivamente ci venne comunicato che l’ impostazione del Piano per il Sud prevedeva l’ individuazione di un numero limitato di progetti per una dotazione finanziaria molto ridotta, ma ancora non qualificata. Emerge quindi la necessità di comprendere in che modo una parte delle risorse destinate alle Regioni del Mezzogiorno siano state utilizzate in prededuzione e, conseguentemente, sottratte alla disponibilità delle stesse Regioni. Le chiedo pertanto di voler fissare con urgenza un incontro per definire il Patto per la Puglia”.
Articolo di Ferdinando Cocciolo.
Un appello in una lettera. Quello del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al premier Matteo Renzi. La “ sintesi” della lettera : “ la Puglia, regione virtuosa che ha speso 100% fondi europei e ha presentato da mesi progetti per 6 miliardi di euro. Chiediamo notizie sulla destinazione dei Fondi di Sviluppo e Coesione destinati dalla Legge del Sud ma che in pratica non risultano inseriti nei Patti in via di sottoscrizione”.
Dunque, in sintesi il testo della lettera inviata nelle scorse ore da Emiliano a Renzi : “ Signor Presidente del Consiglio, ritorno sul tema, già ampiamente dibattuto con il Sottosegretario De Vincenti, relativa al Masterplan per il Sud e, in particolare, al riparto delle risorse FSC 2014/2020. Come è noto, con l’ articolo 1, comma 6, della Legge di Stabilità, furono stanziate risorse complessive per il Fondo di Sviluppo e Coesione 2014/2020, pari a 54,48 miliardi di Euro, di cui l’ 80% destinato alle Regioni del Mezzogiorno. Senza che ci venisse comunicato in maniera formale, sembra che la disponibilità complessiva, al netto di una serie di prelievi effettuati dal Governo, delle risorse FSC si sia ridotto ad Euro 38, 8 miliardi, di cui l’ 80% sempre destinato al mezzogiorno, ovvero 31, 4 miliardi di Euro. Della suddetta dotazione, sempre in via presuntiva senza alcuna comunicazione ufficiale, sembrerebbe che la quota spettante alle regioni del Sud ammonti ad Euro 12,9 miliardi, pari al 41% dei 31,4 miliardi suindicati. Tale ammontare così ridotto è stato destinato al finanziamento del cosiddetto Patto per il Sud. La Puglia rappresenta, nel panorama delle Regioni italiane, una sicura eccellenza nella capacità di utilizzo delle risorse pubbliche, avendo speso nella scorsa programmazione il 100% dei fondi FESR e, al netto della certificazione ancora in corso, circa il 100% anche del FSE”.
Ed ecco, apertamente, l’ attacco di Michele Emiliano a Matteo Renzi. “ Tanto lo strumento attuativo del Patto, quanto soprattutto la dotazione finanziaria, appaiono quindi prive di giustificazione e lesive dei diritti della Puglia. Come le sarà stato certamente riferito,la Regione, nel mese di novembre 2015, ha inviato una dettagliatissima proposta di interventi, completi di schede progettuali, relativi al Patto per la Puglia, rispondendo, prontamente, alla prima richiesta pervenuta dal Governo. La suddetta proposta elencava interventi per circa 6 miliardi di euro. All’ invio della prima proposta, seguì un incontro interlocutorio con il sottosegretario De Vincenti. Successivamente ci venne comunicato che l’ impostazione del Piano per il Sud prevedeva l’ individuazione di un numero limitato di progetti per una dotazione finanziaria molto ridotta, ma ancora non qualificata. Emerge quindi la necessità di comprendere in che modo una parte delle risorse destinate alle Regioni del Mezzogiorno siano state utilizzate in prededuzione e, conseguentemente, sottratte alla disponibilità delle stesse Regioni. Le chiedo pertanto di voler fissare con urgenza un incontro per definire il Patto per la Puglia”.
Articolo di Ferdinando Cocciolo.