Prosegue l’attività di controllo del territorio da parte del personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ostuni, diretto dal Commissario Capo Gianni ALBANO.
Nell’ambito delle direttive rese dal Questore di Brindisi, Dottor Roberto GENTILE, finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati ed in particolar modo, di quelli contro la persona, il patrimonio ed in materia di droga, i poliziotti del Commissariato della Città Bianca, nella giornata di sabato u.s., traevano in arresto su ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica di Brindisi, MELPIGNANO Pierluigi, classe 1989, di Ostuni, volto noto agli Agenti per diverse vicissitudini penali.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato ristretto in regime di detenzione domiciliare presso la sua abitazione ove dovrà scontare una pena pari ad anni 1 mesi 8 e giorni 6 di reclusione, oltre alla pena pecuniaria della Multa pari ad euro 4.000,00.
Più nello specifico l’attività alla base del provvedimento restrittivo: l'arrestato sin dal lontano 2008, era stato autore di gravi episodi criminali nel comune ostunese e nelle annesse frazioni. Infatti, durante l’estate del citato anno, in Villanova di Ostuni, utilizzando alcune bottiglie di plastica contenenti sostanza infiammabile, appiccava il fuoco alla saracinesca esterna di una pescheria, provocando un grave e devastante incendio all’ interno del locale.
In seguito all’ attività di indagine svolta dalla Polizia di Stato ostunese, furono acquisite importanti evidenze probatorie a carico dell’ odierno arrestato che fu denunciato alla Procura della Repubblica di Brindisi. Ma, non soddisfatto di quanto compiuto, esattamente un anno dopo, picchiava brutalmente con l'aiuto di un altro individuo, un cameriere ed il proprietario di un bar di Ostuni, cessando nelle sue condotte vessatorie e di aggressione, solo grazie al tempestivo sopraggiungere di una Volante del Commissariato che, dopo gli atti del caso e la completa ricostruzione dell’ accaduto, lo traeva in arresto per i reati di violenza privata, lesioni personali plurime e detenzione di droga ai fini di spaccio.
Nell’occasione descritta, fu tradotto presso la Casa circondariale di Brindisi.
Dopo un periodo di reclusione, seguito dalla successiva sottoposizione agli arresti domiciliari, il MELPIGNANO si rese ulteriore protagonista ed autore di altri reati, quali reiterate conduzioni di veicoli senza che mai avesse conseguito la prevista patente di guida, oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale nonché istigazione a delinquere, porto abusivo di oggetti atti ad offendere, minaccia e favoreggiamento personale. Illeciti penali per i quali lo stesso, di volta in volta, veniva denunciato dalla Polizia di Stato di Ostuni alla Procura della Repubblica di Brindisi.
Inoltre, successivamente sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, per ben 9 volte ne violava le prescrizioni, in totale spregio delle imposizioni dettate dall’ Autorità giudiziaria e mostrandosi sempre irriguardoso ed irriverente durante i controlli di polizia. Ed ancora, nelle more della definizione delle sue pendenze penali, sino all’ emissione dell’ odierno ordine di arresto, continuava a frequentare soggetti con trascorsi penali, rientranti nella sfera criminale locale e gravitanti principalmente nel traffico illecito degli stupefacenti.
I gravi episodi delittuosi commessi con un’ allarmante continuità nel lasso temporale che va dal 2008 ad oggi, evidenziavano una persistente pericolosità sociale del MELPIGNANO la cui richiesta di ammissione al beneficio dell’ Affidamento in Prova ai Servizi Sociali, veniva respinta dai giudici che, all’ esito di tutte le risultanze info-investigative, disponevano che la parte di pena rimanente per le condanne, di volta in volta, collezionate, dovesse essere espiata in regime di detenzione domiciliare. Ordine di cattura, giustappunto, eseguito dai poliziotti del Commissariato della Città Bianca nella giornata di sabato u.s. allorquando, dopo le formalità di rito, lo traevano in arresto conducendolo presso la sua abitazione ove dovrà rimanere per quasi 2 anni.
I controlli nei confronti dell’ odierno arrestato nonché degli altri individui sottoposti a misure restrittive, alternative a quella carceraria, saranno mirati e stringenti da parte dei poliziotti ostunesi al fine di verificare il corretto rispetto delle prescrizioni imposte dalla competente Autorità giudiziaria.
Nell’ambito delle direttive rese dal Questore di Brindisi, Dottor Roberto GENTILE, finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati ed in particolar modo, di quelli contro la persona, il patrimonio ed in materia di droga, i poliziotti del Commissariato della Città Bianca, nella giornata di sabato u.s., traevano in arresto su ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica di Brindisi, MELPIGNANO Pierluigi, classe 1989, di Ostuni, volto noto agli Agenti per diverse vicissitudini penali.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato ristretto in regime di detenzione domiciliare presso la sua abitazione ove dovrà scontare una pena pari ad anni 1 mesi 8 e giorni 6 di reclusione, oltre alla pena pecuniaria della Multa pari ad euro 4.000,00.
Più nello specifico l’attività alla base del provvedimento restrittivo: l'arrestato sin dal lontano 2008, era stato autore di gravi episodi criminali nel comune ostunese e nelle annesse frazioni. Infatti, durante l’estate del citato anno, in Villanova di Ostuni, utilizzando alcune bottiglie di plastica contenenti sostanza infiammabile, appiccava il fuoco alla saracinesca esterna di una pescheria, provocando un grave e devastante incendio all’ interno del locale.
In seguito all’ attività di indagine svolta dalla Polizia di Stato ostunese, furono acquisite importanti evidenze probatorie a carico dell’ odierno arrestato che fu denunciato alla Procura della Repubblica di Brindisi. Ma, non soddisfatto di quanto compiuto, esattamente un anno dopo, picchiava brutalmente con l'aiuto di un altro individuo, un cameriere ed il proprietario di un bar di Ostuni, cessando nelle sue condotte vessatorie e di aggressione, solo grazie al tempestivo sopraggiungere di una Volante del Commissariato che, dopo gli atti del caso e la completa ricostruzione dell’ accaduto, lo traeva in arresto per i reati di violenza privata, lesioni personali plurime e detenzione di droga ai fini di spaccio.
Nell’occasione descritta, fu tradotto presso la Casa circondariale di Brindisi.
Dopo un periodo di reclusione, seguito dalla successiva sottoposizione agli arresti domiciliari, il MELPIGNANO si rese ulteriore protagonista ed autore di altri reati, quali reiterate conduzioni di veicoli senza che mai avesse conseguito la prevista patente di guida, oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale nonché istigazione a delinquere, porto abusivo di oggetti atti ad offendere, minaccia e favoreggiamento personale. Illeciti penali per i quali lo stesso, di volta in volta, veniva denunciato dalla Polizia di Stato di Ostuni alla Procura della Repubblica di Brindisi.
Inoltre, successivamente sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, per ben 9 volte ne violava le prescrizioni, in totale spregio delle imposizioni dettate dall’ Autorità giudiziaria e mostrandosi sempre irriguardoso ed irriverente durante i controlli di polizia. Ed ancora, nelle more della definizione delle sue pendenze penali, sino all’ emissione dell’ odierno ordine di arresto, continuava a frequentare soggetti con trascorsi penali, rientranti nella sfera criminale locale e gravitanti principalmente nel traffico illecito degli stupefacenti.
I gravi episodi delittuosi commessi con un’ allarmante continuità nel lasso temporale che va dal 2008 ad oggi, evidenziavano una persistente pericolosità sociale del MELPIGNANO la cui richiesta di ammissione al beneficio dell’ Affidamento in Prova ai Servizi Sociali, veniva respinta dai giudici che, all’ esito di tutte le risultanze info-investigative, disponevano che la parte di pena rimanente per le condanne, di volta in volta, collezionate, dovesse essere espiata in regime di detenzione domiciliare. Ordine di cattura, giustappunto, eseguito dai poliziotti del Commissariato della Città Bianca nella giornata di sabato u.s. allorquando, dopo le formalità di rito, lo traevano in arresto conducendolo presso la sua abitazione ove dovrà rimanere per quasi 2 anni.
I controlli nei confronti dell’ odierno arrestato nonché degli altri individui sottoposti a misure restrittive, alternative a quella carceraria, saranno mirati e stringenti da parte dei poliziotti ostunesi al fine di verificare il corretto rispetto delle prescrizioni imposte dalla competente Autorità giudiziaria.