Il sottoscritto dott. Giovanbattista Farina, Dirigente Medico presso il Pronto Soccorso di Ostuni e coordinatore del gruppo CoR (Conservatori e Riformisti), quale operatore esposto in prima persona ad affrontare il fenomeno dell'Emergenza -Urgenza presso l'Ospedale di Ostuni, congiuntamente a tutto il gruppo consigliare del dei CoR di Ostuni, Giuseppe Francioso, Giuseppe Semerano, Dott. Elio Spennati , Senatore Vittorio Zizza ed Onorevole Nicola Ciraci', esprime il suo sconcerto per l'atteggiamento di non curanza adottato dalla nostra ASL e della nostra Direzione Sanitaria locale, assolutamente miopi nel fare finta di non vedere e non conoscere le grandi difficolta' con cui viene affrontata l'Emergenza- Urgenza presso il nosocomio di Ostuni.
La nostra Direzione Generale crede di aver risolto Il problema della carenza di Medici Anestesisti , posto all'attenzione della cittadinaza qualche settimana fa dal nostro gruppo, tamponando con autorizzazzioni mensili per turni aggiuntivi in regime di libera professione a Medici Anestesisti prelevati da Francavilla Fontana , cosa che assolutamente non risolve il problema delle liste di attesa degli interventi chirurgici programmati in Chirurgia generale ,piu' di 100 , ma grava notevolmente sulle finanze della nostra Sanita, in considerazione del fatto che , come e' gia' avvenuto , affidando a cooperative private la copertura dei turni di Guardia Attiva presso i Pronti Soccorsi della nostra Provincia per mesi, tale tipo di lavoro libero professionale costa circa 60 EURO ad ora . Ma tornando al Pronto Soccorso, al di la' delle definizioni future e dell'eventuale decisione che la Regione prendera' in merito al nuovo piano di riordino Ospedaliero, il sottoscritto ritiene che non sia piu' possibile nel 2016 prendersi cura della salute dei cittadini facendo mancare agli operatori il minimo indispensabile per condurre dignitosamente il proprio lavoro ed ai malati la possibilita' di accedere ad un minimo di assistenza sanitaria dignitosa, cosa che non e' possibile ottenere presso il Pronto Soccorso di Ostuni.Attivita' che si svolge con malati ammassati in un corridoio senza che nessuno abbia la possibilita' di effettuare un triage preventivo, con affidamento di un codice che consenta di stabilire la gravita'della patologia.
Al'interno del Pronto Soccorso , quando finalmente si accede , ci si ritrova impossibilitati ad essere adagiati su una lettiga per essere visitati, dall'unico Medico in servizio, e si e' costretti a condividere la stessa stanza con un minimo di tre o quattro pazienti senza distinzione di sesso . Infatti si opera in circa 80 metri quadri divisi da due dispositivi di separazione scorrevoli e con possibilita' di allettare solo quattro pazienti , ma in realta' il piu' della volte ce ne sono piu' di quindici tra inbarellati e seduti. Quando si e' costretti ad affrontare anche una sola urgenza , ma il piu' delle volte ci si trova di fronte a gravita' contemporanee allora l'attivita' del Pronto Soccorso si blocca per ore sfociando in atti di rissa , vandalismo , sproloqui ed il piu' delle volte aggressioni nei confronti del personale Medico e Paramedico ed anche litigi tra gli stessi pazienti e parenti dei pazienti in attesa da lungo tempo, senza la possibilita' di far intervenire in tempi brevi le forze dell'ordine.
Questo e' il clima col quale viene affrontata l'emergenza nel Pronto Soccorso di Ostuni. Quanto descritto e' ampiamente consociuto dai vertici della nostra ASL , i quali , quelle poche volte che hanno visionato il nostro Nosocomio hanno persino preferito non mettere piede nel Pronto Soccorso , rendendosi conto gia' dall'esterno delle difficolta' che in quel Servizio si incontrano quotidianamente , ma nonostante siano trascorsi tanti anni, nulla si e' fatto per migliorare tale Servizio. A tutto cio' si aggiunge la innumerevole quantita' di pazienti che viene centralizzata presso la nostra struttura dal servizio di Emergenza Territoriale 118 , attualmente senza alcun preavviso , per cui ci si ritrova con un numero enorme di ambulanze del 118 sopraggiunte contemporaneamente dalle varie postazioni e con l'impossibilita' a trasferire quei pazienti sulle lettighe del Pronto Soccorso e quindi a prenderli in carico e sottoporli a visita. Ma cio che ferisce enormemente gli operatori e' la innumerevole quantita' di "disposizioni"che pervengono da parte della Direzione Generale e molte volte dal Dirigente Responsabile del Servizio 118 , in cui, in maniera minatoria , si obbliga all'immediato trasferimento dei pazienti centralizzati dal Servizio 118 dalle lettighe dell'ambulanza a quelle del Pronto Soccorso, cosa impossibile il piu' delle volte.
Il sottoscritto non puo' non sorridere quando viene a conoscenza di lamentele da parte del personale in servizio presso il Pronto Soccorso di Francavilla, per il sovraccarico di lavoro al quale sono sottoposti , considerando il fatto che hanno un numero di accessi pari , come numero, agli accesi di Ostuni con locali invidiabili e con tutti i confort per il personale e per i pazienti e con un organico di Medici e Paramedici notevolmente superiori a quello di Ostuni e con un primario presente il loco .
Da segnalare inoltre in quel nosocomio la presenza della Cardiologia e dell'Unita' Coronarica che e' di notevole aiuto nell'affrontare le emergenze. A tal proposito va segnalata la grande disponibilita' del nostro reparto di Cardiologia , senza il quale le difficolta' nell'affrontare le emergenze aumenterebbero smisuratamente , visto il numero dei ricoveri e la quantita' di dispositivi impiantati chirurgicamente. Per quanto detto spero che la Direzione Generale ripensi a quanto e' nelle sue intenzioni di ridurre i fondi destinati alla sopravvivenza della Cadiologia presso il nostro nosocomio per non essere in seguito ritenuta responsabile di tanti decessi che sicuramente avverranno per tutte quelle patologie tempo dipendenti che continuamente afferiscono al nostro nosocomio.
Il gruppo dei CoR , con questa denuncia , vuole mettere a conoscenza la cittadinanza e sensibilizzare i Dirigenti dell Sanita' Pugliese ed i Dirigenti della nostra ASL ad affrontare il tema dell'Emergenza -Urgenza presso il Pronto Soccorso di Ostuni in maniera piu' responsabile di quanto ha fatto fino a questo momento provvedendo nel minor tempo possibile a portare a compimento la nuova piattaforma che consenta al Pronto Soccorso di trasferirsi in locali idonei , aumentare l'organico dei Medici e di affrontare con maggiore buon senso il problema dell'Emergenza e quindi dell'Anestesia e della Cardiologia.
La nostra Direzione Generale crede di aver risolto Il problema della carenza di Medici Anestesisti , posto all'attenzione della cittadinaza qualche settimana fa dal nostro gruppo, tamponando con autorizzazzioni mensili per turni aggiuntivi in regime di libera professione a Medici Anestesisti prelevati da Francavilla Fontana , cosa che assolutamente non risolve il problema delle liste di attesa degli interventi chirurgici programmati in Chirurgia generale ,piu' di 100 , ma grava notevolmente sulle finanze della nostra Sanita, in considerazione del fatto che , come e' gia' avvenuto , affidando a cooperative private la copertura dei turni di Guardia Attiva presso i Pronti Soccorsi della nostra Provincia per mesi, tale tipo di lavoro libero professionale costa circa 60 EURO ad ora . Ma tornando al Pronto Soccorso, al di la' delle definizioni future e dell'eventuale decisione che la Regione prendera' in merito al nuovo piano di riordino Ospedaliero, il sottoscritto ritiene che non sia piu' possibile nel 2016 prendersi cura della salute dei cittadini facendo mancare agli operatori il minimo indispensabile per condurre dignitosamente il proprio lavoro ed ai malati la possibilita' di accedere ad un minimo di assistenza sanitaria dignitosa, cosa che non e' possibile ottenere presso il Pronto Soccorso di Ostuni.Attivita' che si svolge con malati ammassati in un corridoio senza che nessuno abbia la possibilita' di effettuare un triage preventivo, con affidamento di un codice che consenta di stabilire la gravita'della patologia.
Al'interno del Pronto Soccorso , quando finalmente si accede , ci si ritrova impossibilitati ad essere adagiati su una lettiga per essere visitati, dall'unico Medico in servizio, e si e' costretti a condividere la stessa stanza con un minimo di tre o quattro pazienti senza distinzione di sesso . Infatti si opera in circa 80 metri quadri divisi da due dispositivi di separazione scorrevoli e con possibilita' di allettare solo quattro pazienti , ma in realta' il piu' della volte ce ne sono piu' di quindici tra inbarellati e seduti. Quando si e' costretti ad affrontare anche una sola urgenza , ma il piu' delle volte ci si trova di fronte a gravita' contemporanee allora l'attivita' del Pronto Soccorso si blocca per ore sfociando in atti di rissa , vandalismo , sproloqui ed il piu' delle volte aggressioni nei confronti del personale Medico e Paramedico ed anche litigi tra gli stessi pazienti e parenti dei pazienti in attesa da lungo tempo, senza la possibilita' di far intervenire in tempi brevi le forze dell'ordine.
Questo e' il clima col quale viene affrontata l'emergenza nel Pronto Soccorso di Ostuni. Quanto descritto e' ampiamente consociuto dai vertici della nostra ASL , i quali , quelle poche volte che hanno visionato il nostro Nosocomio hanno persino preferito non mettere piede nel Pronto Soccorso , rendendosi conto gia' dall'esterno delle difficolta' che in quel Servizio si incontrano quotidianamente , ma nonostante siano trascorsi tanti anni, nulla si e' fatto per migliorare tale Servizio. A tutto cio' si aggiunge la innumerevole quantita' di pazienti che viene centralizzata presso la nostra struttura dal servizio di Emergenza Territoriale 118 , attualmente senza alcun preavviso , per cui ci si ritrova con un numero enorme di ambulanze del 118 sopraggiunte contemporaneamente dalle varie postazioni e con l'impossibilita' a trasferire quei pazienti sulle lettighe del Pronto Soccorso e quindi a prenderli in carico e sottoporli a visita. Ma cio che ferisce enormemente gli operatori e' la innumerevole quantita' di "disposizioni"che pervengono da parte della Direzione Generale e molte volte dal Dirigente Responsabile del Servizio 118 , in cui, in maniera minatoria , si obbliga all'immediato trasferimento dei pazienti centralizzati dal Servizio 118 dalle lettighe dell'ambulanza a quelle del Pronto Soccorso, cosa impossibile il piu' delle volte.
Il sottoscritto non puo' non sorridere quando viene a conoscenza di lamentele da parte del personale in servizio presso il Pronto Soccorso di Francavilla, per il sovraccarico di lavoro al quale sono sottoposti , considerando il fatto che hanno un numero di accessi pari , come numero, agli accesi di Ostuni con locali invidiabili e con tutti i confort per il personale e per i pazienti e con un organico di Medici e Paramedici notevolmente superiori a quello di Ostuni e con un primario presente il loco .
Da segnalare inoltre in quel nosocomio la presenza della Cardiologia e dell'Unita' Coronarica che e' di notevole aiuto nell'affrontare le emergenze. A tal proposito va segnalata la grande disponibilita' del nostro reparto di Cardiologia , senza il quale le difficolta' nell'affrontare le emergenze aumenterebbero smisuratamente , visto il numero dei ricoveri e la quantita' di dispositivi impiantati chirurgicamente. Per quanto detto spero che la Direzione Generale ripensi a quanto e' nelle sue intenzioni di ridurre i fondi destinati alla sopravvivenza della Cadiologia presso il nostro nosocomio per non essere in seguito ritenuta responsabile di tanti decessi che sicuramente avverranno per tutte quelle patologie tempo dipendenti che continuamente afferiscono al nostro nosocomio.
Il gruppo dei CoR , con questa denuncia , vuole mettere a conoscenza la cittadinanza e sensibilizzare i Dirigenti dell Sanita' Pugliese ed i Dirigenti della nostra ASL ad affrontare il tema dell'Emergenza -Urgenza presso il Pronto Soccorso di Ostuni in maniera piu' responsabile di quanto ha fatto fino a questo momento provvedendo nel minor tempo possibile a portare a compimento la nuova piattaforma che consenta al Pronto Soccorso di trasferirsi in locali idonei , aumentare l'organico dei Medici e di affrontare con maggiore buon senso il problema dell'Emergenza e quindi dell'Anestesia e della Cardiologia.