Meno cinque giorni al 19 giugno, la “fatidica data”, da cui uscirà il nuovo sindaco brindisino. Nando Marino (candidato del Centro Sinistra) e Angela Carluccio (candidata del Fronte Moderato), un continuo botta e risposta sulle grandi problematiche brindisine e anche nel corso dei vari confronti, l’ultimo dei quali organizzato ieri sera da Lega Ambiente. Pug, Rifiuti, Urbanistica, Ambiente, rapporti con Enel, temi che hanno bisogno di fatti e soprattutto soluzioni. Problematiche su cui, a partire dal primo giorno di insediamento della nuova amministrazione, bisogna fare una seria e precisa programmazione che tenga conto di capacità e competenze, senza improvvisazioni e interessi particolari. E questo lo sanno benissimo Angela Carluccio e Nando Marino, alle prese in questi giorni con le diatribe su legalità e trasparenza e sui discorsi relativi ai reduci dell’amministrazione Consales.
Brindisi, ora più che mai, ha bisogno di sicurezze e svolte, a prescindere da nomi e cognomi che andranno a governare e sedersi sugli scranni comunali. Certo, qualche volto nuovo in più avrebbe fatto solo bene ad una città che indubbiamente avrà in Riccardo Rossi – Brindisi Smart e il Movimento Cinque Stelle due opposizioni consistenti. I cittadini brindisini si stanno prendendo le loro responsabilità e stanno naturalmente valutando chi, tra Marino e Carluccio, possa essere il miglior sindaco.
Ognuno dovrà mettere sul tavolo le proprie “scommesse”. Nando Marino, quella di dimostrare di rappresentare la novità del Centro Sinistra “allargato”. Angela Carluccio, quella di saper andare per la propria strada autonomamente.
Insomma, due potenziali sindaci che devono amministrare soprattutto con le proprie gambe, ma avvalendosi delle giuste persone e competenze che devono fugare ogni dubbio e dare soprattutto risposte ai brindisini. Quei brindisini che si augurano che non vi siano più amministratori indagati e sindaci arrestati.
Che sia davvero la svolta per Brindisi, una città che, come ha anche dichiarato lo stesso Nando Marino nel corso del confronto organizzato da Lega Ambiente, non può più sbagliare ad esempio sulla vicenda rifiuti. Fatti e non più parole.
Editoriale di Ferdinando Cocciolo.