Riceviamo e pubblichiamo per dovere di cronaca e diritto all'informazione il comunicato stampa congiunto in versione integrale ricevuto da parte del movimento Noi Centro-Impegno sociale-Cor-Democratici per Brindisi-Brindisi prima di tutto. La redazione è disponibile fin da subito alla pubblicazione di eventuali repliche.
di seguito il comunicato integrale:
- In apertura di campagna elettorale, il governatore Michele Emiliano, all'epoca responsabile regionale del Pd, ha assicurato che avrebbe ricostruito l'immagine del partito il cui sindaco era stato arrestato a Brindisi e che avrebbe proposto candidati di alto profilo e privi di precedenti giudiziari
- Sin dall'avvio della competizione elettorale il candidato sindaco individuato e imposto da Michele Emiliano, Nando Marino, ha rifiutato di aderire alla campagna nazionale sulla Trasparenza e oggi è l'unico candidato sindaco in Italia che affronta il ballottaggio senza aver certificato le proprie pendenze penali e tributarie.
- Il candidato Nando Marino, nonostante i ripetuti inviti da parte degli elettori e dei suoi competitor, si è rifiutato di rendere pubblici i propri certificati penali e tributari, assicurando pubblicamente di non avere riportato alcuna condanna e di "essere pulito come la candeggina"
- In altre parole il candidato Marino ha dichiarato ai brindisini di non avere nulla da dichiarare e dunque nulla da nascondere
- Invece il candidato Nando Marino ha mentito. Ha mentito agli elettori, ha mentito ai giornalisti, ha mentito ai suoi competitor, ha mentito ai suoi stessi sostenitori e ha mentito (forse) anche a Emiliano, perché ha nascosto a tutti di aver riportato una condanna definitiva con sentenza passata in giudicato per reati ambientali.
- Si tratta di una sentenza di condanna a 4 mesi di arresto, con sospensione condizionale, emessa dalla Corte di Cassazione nel 2013 per reati ambientali. E visto l'argomento, è facile intuire perché Marino abbia sperato che la condanna rimanesse nascosta.