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sabato 30 luglio 2016

A proposito di "Partecipate" lntervento di Ferdinando Cocciolo

Negli occhi e lo sguardo degli amici lavoratori della Santa Teresa, stesse paure, angoscie, sensazioni. La paura di un futuro forse imprevisto, l'angoscia (che non ti fa dormire la notte) della perdita del posto di.lavoro insieme ad ogni sicurezza per la propria.famiglia. Si, purtroppo sensazioni gia' provate dal sottoscritto, dipendente della Brindisi Pubblici Servizi Provinciali, Societa' in house della Provincia di Brindisi (gia' esistente prima della nascita della Santa Teresa, occupandosi di Piani di Impresa) messa in liquidazione  dall' amministrazione provinciale targata  Laboratorio di Centro Sinistra e Massimo Ferrarese. Una brutta storia (per la quale sarebbe troppo lungo parlarne  in maniera approfondita e anche e soprattutto per i diversi personaggi coinvolti) che ha segnato soprattutto la mia famiglia, diciamo  "infinita" ed emblematica.

Sensazioni, la paura di essere abbandonato da una politica assente, strafottente, incapace, poi tramutatosi in realta'.  Un anno e mezzo di Cassa Integrazione, diversi tavoli e incontri presso il Mercato del Lavoro  e gli uffiici provinciali, un'inutile richiesta di aiuto al Presidente Massimo Ferrarese, i suoi dirigenti e assessori. Insomma una  vera e propria  "via crucis" e  "agonia" di una persona per bene (scusate la presunzione), cittadino in diritto di quella dignita' del lavoro calpestata, umile e libero giornalista pubblicista (onorato soprattutto dell' attenzione e rispetto dei piu' deboli e bisognosi) - Si, la paziente attesa, l'educazione nella ricerca di aiuto, le stesse dei lavoratori (ma per me fratelli che non ho abbandonato nemmeno un attimo in questi giorni  che stanno mettendo a dura prova) della Santa Teresa.  Ma desidero ( e per questo faccio un appello a tutte le parti in causa e a chi deve decidere) con il cuore che i  "miei fratelli" non vadano incontro allo stesso, amaro epilogo Il sottoscritto era solo (ma sempre accanto una famiglia che non potra' mai perdonare chi non ha fatto nulla e il mio sindacato) di fronte ad un  "muro" fatto di sole parole, promesse, evidentemente  accordi gia' fatti e presi  a tavolino, giochi politici. Meno male che loro sono 121 (ma, ragazzi con il sottoscritto arrivate a 122 e mi scuso se sto sbagliando i conti) e speriamo basti. Pensate, un licenziamento irregolare da parte della  Partecipata, avvenuto in netto ritardo e con danni incalcolabili.

E nel frattempo la sempre piu' brutta sensazione di essere un dimenticato dalla Provincia e dalle istituzioni. Evidentemente (?)non ancorato a qualche carro ma, forse piu' semplicemente, un uomo e giornalista libero. Quante domande mi sono posto in tutti questi anni ( che, ripeto, hanno segnato forse per sempre un uomo e una famiglia che  non lo meritavano). Ma sino alla rabbiosa voglia di non farla terminare questa  storia (e non sto qui a dirvi come e quando),  costi quel che costi e per un desiderio di giustizia che accompagnera' sempre la mia vita. Ora  i fratelli della  Santa Teresa non devono subire lo stesso epilogo.  Saro' sempre al loro fianco (cosi come del Presidente Maurizio Bruno, le organizzazioni sindacali, Leo Caroli, Gianluca Bozzetti, e scusate se dimentico qualcuno) in una lotta che oramai mi appartiene.

Quello sguardo (incrociato anche ieri, in una giornata convulsa) pieno  di paure  e angoscie dovra' tramutarsi prima o poi nella serenita', per loro e le famiglie. 
Per quanto mi riguarda, continuero' a lottare per la mia dignita'  e quella della mia famiglia. Continuero' a credere nelle istituzioni e nella sana politica, a cui chiedo un grande aiuto. Come accetto anche la mortificazione nei miei riguardi di Massimo Ferrarese, ma espressa evidentemente troppo tardi. Ma chiedo soprattutto aiuto per i lavoratori della Santa Teresa e le famiglie  bisognose. Chissa', forse a breve il mio futuro sara'  lontano dalla mia Brindisi, ma per il momento voglio  lottare qui.

Ferdinando  Cocciolo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  Al Museo Ribezzo di Brindisi, in piazza Duomo, mercoledì 6 dicembre, alle ore 19.00, nell’ambito ...

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