A poco più di un anno dalla nascita l’Associazione Polisportiva Perbrindisi ritiene di poter redigere un bilancio più che positivo. Lo scopo per cui la stessa è nata è quello di supportare il calcio brindisino, tanto infangato da chi ha posto i propri sporchi interessi davanti alla passione reale per la squadra di calcio che rappresentava la città.
Nel mese di maggio dello scorso anno fu lanciata un’iniziativa che, pur se all’apparenza impossibile o di difficile realizzazione, coinvolse buona parte degli sportivi, nel tentativo di salvare la squadra della città oramai moribonda. Il coinvolgimento di tanti appassionati permise di raccogliere, con una sottoscrizione di quote, una cifra importante che fu destinata, attraverso i Dirigenti della vecchia società, ad iscrivere la squadra al campionato di serie D.
Dopo le varie vicissitudini che tutti noi conosciamo, situazioni assolutamente indipendenti dalla nostra volontà, quel Brindisi scomparve definitivamente dal panorama calcistico nazionale, con buona pace di chi aveva volontariamente programmato tale miserevole fine, pensando anche a come trafugare la restituzione di un importante somma da parte della Lega, somma che ancora oggi alcuni sottoscrittori richiedono pensando che sia contenuta nelle casse della Perbrindisi, quando non nelle tasche dei Dirigenti. Forse non è ancora chiaro, e all’uopo lo si ricorda, che dopo l’emissione del famoso assegno da diecimila euro dato alla SSD Città di Brindisi sul c/c della Perbrindisi non rimase assolutamente nulla.
Considerati questi presupposti la nostra Associazione, ricordando l’obiettivo del suo esistere ed osservando il panorama calcistico brindisino, a settembre dello scorso anno, col benestare di tutti i Soci, decise di rivolgere la proprio attenzione verso l’unica squadra di calcio esistente sul territorio, ossia il Real Paradiso del Presidente Siliberto insieme al quale, e in accordo col Sindaco, si dette avvio alla rinascita del calcio a Brindisi.
A causa di questo avvio tardivo e approssimativo, solo a Dicembre si riuscì ad avere una buona squadra che nella seconda parte del campionato riuscì a recuperare le sconfitte iniziali e ad arrivare seconda ad un solo punto dalla prima. Le condizioni perché questa squadra rappresentasse la città calcistica furono: giocare allo stadio F. Fanuzzi, cambiare il nome della squadra da Real Paradiso a Asd Brindisi a partire dal successivo anno calcistico, riprendere gli storici colori bianco azzurri con la V sul petto, preferire giocatori brindisini dando il giusto merito al settore giovanile e, possibilmente, disputare un campionato vincente.
Quanto concordato tra i Dirigenti del Real Paradiso e il Direttivo della Perbrindisi nel corso di quest’anno è stato ampiamente rispettato; ciò che invece è venuto meno sono state le promesse economiche fatte dalle Istituzioni in sede di avvio del campionato, promesse che, se pur necessarie, non si sono mai consolidate. Eppure sia i Dirigenti del Real Paradiso che il Direttivo della Perbrindisi, ognuno per le proprie competenze e le proprie possibilità, si sono fatti carico dell’intero costo di gestione del campionato innanzitutto perché si potesse portare a termine quanto era stato promesso, e poi perché tutti questi soggetti nel progetto Real Paradiso/ASD Brindisi ci hanno sempre creduto. Sono stati contattati tantissimi imprenditori brindisini i quali, delusi da quanto accaduto nel calcio cittadino, hanno preferito rinviare la propria eventuale collaborazione in un prossimo futuro e, quindi, coloro i quali hanno offerto la propria sponsorizzazione alla squadra non sono stati in tanti.
Durante l’annata sportiva al progetto si sono avvicinati alcuni imprenditori di altre province, ma nonostante si avessero necessità economiche per fare fronte ai tanti costi di gestione, dopo attente valutazioni, per non ricadere in situazioni già vissute, si è preferito andare avanti con le proprie forze in attesa di momenti migliori. Si è presentata anche la possibilità di una fusione per partecipare al campionato d’Eccellenza, è stata attentamente valutata ma poi scartata per il bene e l’orgoglio storico della città, in quanto si sarebbe dovuto avere per un anno il nome del paese possessore del titolo maggiore.
L’Associazione Perbrindisi come si diceva ha avuto, nel progetto Real Paradiso, anche il ruolo di supporto finanziario sia attraverso tutti i suoi Soci e, in misura più rilevante, attraverso i componenti del suo Direttivo. Si è occupata, infatti, di pagare le due serie di maglie da gioco della prima squadra, per le quali ancora oggi il Direttivo si sta autotassando; grazie anche agli incassi delle partite interne e delle donazioni dei Soci e non, ha regolarmente pagato il ticket per l’utilizzo dello stadio Franco Fanuzzi per gli allenamenti e le gare sia della prima squadra che degli juniores; sta pagando, attraverso una dilazione, un debito pregresso per ticket al Comune di Brindisi; ha contribuito, ove necessario, ai costi delle trasferte; si è occupata della cartellonistica pubblicitaria degli sponsor recuperati. Ed inoltre ha curato alcuni aspetti della vita societaria: comunicazione, rapporti con le Istituzioni, con la SIAE, rapporti con la stampa, riprese televisive, organizzazione pubblicità, gestione del profilo Facebook. Come si evince il ruolo della Perbrindisi non è stato quello di chi sta alla finestra a guardare, magari criticando, ma è stata molto attiva vivendo questa sinergia con la società in maniera assolutamente corretta e serena, correggendosi a vicenda perché il risultato fosse sempre il meglio.
Sta di fatto che, mentre per la passata stagione il tempo per organizzarsi è stato veramente poco, quest’anno ci sono stati tutti i presupposti per una buona programmazione che, sulla base della richiesta di ripescaggio, è stata orientata verso il campionato di Promozione.
La collaborazione tra Dirigenti della Perbrindisi e Dirigenti del Real Paradiso, nella passata stagione, è stata eccellente, frutto della stima e della fiducia reciproche, elementi che continueranno ad essere le basi del progetto che si va elaborando. Inoltre come valore aggiunto l’ingresso in società del Dott. Lorenzo Manzo, che ricopre la carica di Presidente andando a sostituire il dimissionario Piero Siliberto, ha portato oltre al proprio bagaglio di esperienza nel settore calcistico, anche una maggiore tranquillità economica, il tutto a vantaggio di una buona pianificazione.
Il 05 agosto 2016, a conclusione di quanto sopra, è arrivato forse il giusto premio per tutti i sacrifici e l’impegno profusi: la richiesta da parte della ASD Brindisi di ripescaggio nel campionato di Promozione viene accolta dalla Federazione e quindi nella stagione 2016/2017 il Brindisi giocherà in Promozione.
Riepilogando: con questo comunicato abbiamo evidenziato l’importanza dell’Associazione in seno alla società. La nostra iniziativa non è unica in Italia ma è il frutto di tante esperienze vissute in altre realtà dove si è preso pienamente coscienza che per non diventare vittime del mercenario di turno e per dare continuità al progetto calcio della nostra città, senza più farsi trovare impreparati, bisogna collaborare con i dirigenti della società stessa senza intralciarne il lavoro. Tra le cose che non competono all’Associazione è il settore tecnico, mentre tutte le nostre attenzioni devono andare solo alla sicurezza del progetto proteso nel tempo senza rischi di ulteriori fallimenti. Per quanto detto, chiediamo a nostri Soci e a quanti si volessero aggiungere, di iscriversi all’Associazione sottoscrivendo una delle quote che verranno proposte a breve, considerando che quanto raccolto, fino all’ultimo centesimo verrà utilizzato per l’Asd Brindisi. Se tutti noi, insieme, ognuno per le proprie possibilità, aiuteremo ed appoggeremo la nostra squadra del cuore, TUTTO SARA’ POSSIBILE.
Il Direttivo