Il comune di Brindisi intende utilizzare gli eventuali fondi ( € 18.000.00 ) , rivenienti dal bando emanato dal governo, non per le periferie e le aree degradate ma bensì per la ristrutturazione riqualificazione dei capannoni ex Saca.
A difesa delle scelte operate dall’amministrazione l’assessore Miggiano si avventura in delle affermazioni alquanto opinabili e per certi versi fantasiose se non inquietanti. Il Bando (che forse l’assessore non ha avuto il tempo di leggere) è stato pubblicato GU Serie Generale n.127 del 1-6-2016 , scade quindi il 30.08.16 ma all’art. 6 viene scritto che “I soggetti proponenti possono presentare anche progetti di carattere preliminare. In tal caso si impegnano ad approvare, entro 60 giorni dalla sottoscrizione della convenzione o accordo di programma, il relativo progetto definitivo o esecutivo “, quindi al contrario di ciò che afferma la Miggiano vi erano tutti i tempi tecnici necessari, eccetto se abbiamo una macchina tecnica comunale del tutto inefficiente (come lascia intendere la Miggiano). Ovviamente ma è bene ribadirlo, il bando non è stato emanato per “punire” Brindisi, i tempi stabiliti sono pari per tutti i comuni Italiani.
A difesa delle scelte operate dall’amministrazione l’assessore Miggiano si avventura in delle affermazioni alquanto opinabili e per certi versi fantasiose se non inquietanti. Il Bando (che forse l’assessore non ha avuto il tempo di leggere) è stato pubblicato GU Serie Generale n.127 del 1-6-2016 , scade quindi il 30.08.16 ma all’art. 6 viene scritto che “I soggetti proponenti possono presentare anche progetti di carattere preliminare. In tal caso si impegnano ad approvare, entro 60 giorni dalla sottoscrizione della convenzione o accordo di programma, il relativo progetto definitivo o esecutivo “, quindi al contrario di ciò che afferma la Miggiano vi erano tutti i tempi tecnici necessari, eccetto se abbiamo una macchina tecnica comunale del tutto inefficiente (come lascia intendere la Miggiano). Ovviamente ma è bene ribadirlo, il bando non è stato emanato per “punire” Brindisi, i tempi stabiliti sono pari per tutti i comuni Italiani.
Non vi è chi non veda nel comportamento dell’assessore approssimazione e ricerca esasperata di puerili giustificazioni e ciò che è peggio e triste è che lo fa anche ricorrendo a richiami da libro cuore. L’assessore Miggiano è alquanto supponente nel momento in cui replica alle osservazioni rivoltegli definendone gli autori, quasi con schermo, “minoranze” . Forse gli sfugge il dato certo e incontrovertibile che è lei a far parte di una giunta che non è sostenuta da una maggioranza qualificata, come infatti si è evinto dalla votazione sulla relazione programmatica del sindaco (a cui si richiama la Miggiano) che ha ottenuto solo 15 voti.
L’atteggiamento della Miggiano è quello di chi non sa (o non vuole, o non può) stabilire delle priorità, ed è fuori di dubbio che la riqualificazione delle periferie e delle aree degradate è una delle principali priorità se non la prima.
Ricorrere allo strumento del bando emanato dal Governo in tema di riqualificazione delle periferie per dare il via a progetti da imprecisati “sogni nel cassetto” di dubbia ispirazione, è un atto strumentale, discutibile e al di fuori dello spirito del bando emanato dal Governo.
In ultimo chiediamo all’assessore Miggiano di chiarirci quale sia attualmente la esatta qualificazione urbanistica dell’area su cui insistono i capannoni.
Antonio Carito