venerdì 23 settembre 2016

Ostuni. Presentazione della strategia di sviluppo locale e del piano di azione dell'alto Salento 2014-2020

 Ostuni. Presentazione della strategia di sviluppo locale e del piano di azione dell'alto Salento 2014-2020 

 
Importanti novità vengono fuori da un’intensa attività di condivisione attuata in questi mesi insieme alla definizione della nuova area LEADER e della nuova società GAL Alto Salento 2020 che vede l’uscita del Comune di Fasano e l’ingresso del Comune di Brindisi.
 
Il nuovo assetto territoriale del GAL Alto Salento ha individuato una Strategia di Sviluppo e un Piano di Azione Locale che interesserà sia le aree rurali, che le zone costiere grazie alla eleggibilità del Comune di Brindisi in merito all’utilizzo dei fondi FEAMP, dedicati alla pesca.
 
Il bando dalla Regione Puglia pubblicato il 28 luglio scorso ha coinvolto tutta la struttura operativa del GAL Alto Salento ed i tecnici incaricati nella definizione della Strategia di Sviluppo Locale (SSL) declinato, poi, azioni d’intervento locale della nuova area LEADER Alto Salento attraverso una fase di consultazione pubblica in un comprensorio territoriale di 926 Kmq, pari al 50% di quella provinciale e con una popolazione di oltre 190 mila abitanti.
 
Il GAL Alto Salento, forte dell’esperienza maturata con l’attuazione di tre programmazioni comunitari, già dal marzo scorso, ha avviato una intensa attività di divulgazione dei contenuti del nuovo PSR Puglia ed una fase di ascolto e consultazione pubblica del territorio, attraverso incontri svolti nei diversi Comuni dell’Alto Salento con amministratori locali e operatori del tessuto socio-economico.
 
In una programmazione partecipata e condivisa è emersa chiara la volontà di impostare lo sviluppo territoriale fondato su tre ambiti tematici: Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali, Turismo Sostenibile e Cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale).
 
In questa area Leader, infatti, il paesaggio di grande pregio oltre a suscitare un grande appeal turistico a livello internazionale genera occasioni di sviluppo per il territorio, sia in termini di ospitalità turistica, che di promozione delle produzioni agro-alimentari. La presenza della piana degli olivi monumentali lungo la costa, della zona collinare interna occupata da un paesaggio contrassegnato dalla Murgia dei trulli e della Campagna brindisina rendono ricco e variegato questo territorio. Un ruolo strategico svolgono due assi importanti della mobilità lenta e sostenibile che attraversano l’Alto Salento, come la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, terminate nell’impianto idroelettrico, unico in Puglia, di Villa Castelli e l’antico tracciato romano della Via Traiana, da poco riconosciuto dal Consiglio d’Europa come Via Francigena del Sud, che percorre a piana degli ulivi secolari fino raggiungere le colonne romane nel porto di Brindisi. 
 
Occasione queste per incentivare un turismo nuovo, moderno e lento, in grado di apprezzare il contesto rurale e le sue produzioni, non più legato ad un turismo convenzionale legato esclusivamente al prodotto “sole-mare”. È proprio per questi importanti presupposti che i tre ambiti tematici saranno collegati a tre macro-azioni. La cura e tutela del paesaggio agrario e naturale dell’Alto Salento sarà connessa con l’avvio delle procedure per il riconoscimento da parte dell’Unesco della Piana olivetata come patrimonio mondiale dell’umanità oltre ad una serie di interventi di riqualificazione paesaggistica del territorio attraverso la sistemazione di aree degradate prospicienti gli accessi delle città e del comprensorio dell’Alto Salento con elementi identitari del paesaggio agrario, il recupero di cave e la schermatura verde di zone industriali che rappresentano spesso e volentieri dei detrattori per il paesaggio agrario del territorio.
 
A vantaggio dell’ambito tematico che riguarda il turismo sostenibile sono contemplate una serie di azioni volte a collegare i centri abitati dell’Alto Salento con itinerari ciclabili di lunga percorrenza, attività di formazione degli operatori turistici per ciò che riguarda l’accoglienza per i fruitori del turismo lento e sostenibile, attenzione alle certificazioni ambientali ed al recupero dei fabbricati ed immobili preesistenti in funzione dell’erogazione dei servizi legati alla conoscenza del territorio e delle sue produzioni alimentari e non più legati alla creazione di ulteriori posti letto.
 
Per il terzo ambito tematico, sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali, si concentreranno attenzioni e risorse verso una agricoltura sostenibile, di qualità legata alla storia e natura del territorio e alle antiche varietà coltivate attraverso l’aggregazione di operatori della produzione, della trasformazione e della ristorazione per potenziare le filiere anche attraverso mercatini, gruppi di acquisto, percorsi eno-gastronomici, educazione alimentare, e-commerce per la promozione in Italia ed all’estero delle produzioni locali.
 
Per il nuovo ambito d’interesse del GAL Alto Salento, la pesca, si prevede una nuova visione, “multifunzionale” rivolta agli operatori del settore per favorire la chiusura delle filiere tra pescatori e mondo della ristorazione e trasformazione a vantaggio delle economie locali. Ci saranno nuove opportunità per il turismo marittimo e costiero, oltre ad azioni di rafforzamento dell’assistenza tecnica e supporto ai pescatori volti all’aggregazione e alla dotazione di attrezzature necessarie ad integrare l’attività di pesca con i servizi al turista e alla comunità locale
per la conoscenza del mare per residenti e turisti.
 
Tutte le azioni previste con il nuovo PAL 2014 -2020 sono tra loro integrate al fine di garantire una giusta connessione tra costa e aree rurali interne e realizzare modelli turistici che non impattino sui delicati habitat naturali costieri, orientati a destagionalizzare le presenze turistiche e a potenziare un turismo dolce e basso impatto.
 
“La definizione della nuova Area Leader con l’adesione del Comune di Brindisi – dichiara il Presidente del GAL Alto Salento, Gianfranco Coppola – rappresenta un’importante soluzione strategica per sostenere lo sviluppo delle aree rurali e costiere dell’Alto Salento, che vedono un costante riconoscimento a più livelli, anche internazionali. 
 
Un plauso va fatto al compianto prof. Mimino Putignano, che fu lungimirante nel creare il GAL ALTO SALENTO”.
“Il PAL Alto Salento 2014-2020 – continua il Presidente del GAL Alto Salento – è un piano di interventi in linea con quanto il GAL Alto Salento ha già realizzato sui nostri territori con l’attuazione di ben tre programmi europei, ma che si contraddistinguerà per una intensa attività di animazione territoriale volta all’aggregazione tra gli operatori”.
 
“Consapevoli che tale strategia può contribuire orientare modelli di sviluppo territoriale – conclude il Presidente Coppola – si può affermare che le attività del GAL Alto Salento continueranno a rilanciare l’attrattività di un territorio sempre più vivo e dinamico”.





 
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