venerdì 7 ottobre 2016

Ostuni. Ruba energia elettrica per 200.000 euro . Processato per direttissima, 8 mesi di reclusione

Ieri, i poliziotti del Commissariato della Città Bianca svolgevano, unitamente a personale della società Enel S.p.a, mirate verifiche volte al monitoraggio della corretta acquisizione di energia elettrica da parte dei soggetti, pubblici e privati, di volta in volta attenzionati. Il bilancio dell’azione è di 1 arresto in flagranza di reato di furto aggravato di energia elettrica, illegalmente percepita dal titolare di un ristorante del posto, sito in contrada Chianchizzo.

Più nei particolari, l’intervento: da uno studio informatico eseguito dall’Enel S.p.a in riferimento ad alcuni domicili nell’ambito della giurisdizione ostunese, si evidenziavano alcune anomalie di consumo circa una fornitura corrispondente ad un esercizio commerciale del luogo. Pertanto, al fine di verificare il sospetto furto di energia in atto, personale tecnico della società più volte citata, raggiungeva l’obiettivo congiuntamente agli operatori di Polizia del Commissariato.

Si accedeva all’interno e si operava una disamina dello stato dei luoghi, dalla quale, si constatava che era presente un allaccio diretto alla rete ENEL, a monte del contatore, direttamente sulla linea principale, cd. Bypass, con una derivazione abusiva costituita da quattro cavi bipolari, collegati direttamente su di un interruttore magnetotermico. Tale marchingegno faceva sì che l’energia elettrica illegalmente prelevata, non venisse registrata dal contatore. L’allaccio illecitamente realizzato, veniva abilmente occultato sotto terra, debitamente nascosto mediante un consistente strato di cemento armato, al di sotto del quale era interrato. L’ingegnoso artifizio consentiva di alimentare l’intero centro sportivo, con annesse pizzeria e ristorante, ivi compresa l’ampia ed estesa illuminazione esterna, presente lungo tutto il perimetro dell’immobile. 

L’allaccio abusivo alla rete Enel permetteva all’odierno arrestato di beneficiare di consumi di gran lunga superiori rispetto a quelli “registrati”, tanto che l’illecita acquisizione di corrente, è stata stimata in circa 200.000 euro, negli ultimi 5 anni, durante i quali, il titolare della struttura riceveva dall’ente erogatore bollette di pagamento dall’importo irrisorio, corrispondente ai cc.dd. costi fissi. Inoltre la violenza realizzata sui cavi Enel e finalizzata alla realizzazione dell’allaccio diretto abusivo, aveva determinato la totale inutilizzabilità del contatore, reso completamente inservibile. Ad ogni modo, ultimate le attività sul posto, venivano raggiunti gli uffici di Polizia al fine di realizzare il seguito di attività del caso.

Il soggetto, identificato in Z.M.B., nato a Mesagne, classe 1978, condivise le evidenze probatorie con il PM di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, veniva tratto in arresto in flagranza del reato di furto aggravato e continuato e, messo a disposizione dell’ A.G. competente.

Nella giornata di mercoledì 05 ottobre c.a., veniva celebrato il giudizio per direttissima dell’odierno arrestato, nel corso del quale, l’arresto operato in flagranza di reato veniva convalidato ed il soggetto, previa ammissione al rito alternativo del patteggiamento, veniva condannato ad una pena di 8 mesi di reclusione.

I servizi di controllo del territorio di competenza finalizzati al raggiungimento della sicurezza generale e volti, altresì, a scongiurare gli effetti negativi derivanti dai furti di energia, ai danni dei cittadini onesti che subiscono il contraccolpo dell’evasione altrui in bolletta, proseguiranno nei prossimi giorni da parte della Polizia di Stato di Ostuni congiuntamente a personale tecnico della società Enel S.p.a.
 
 
 
 
  L’Amministrazione comunale di Mesagne, Biblioteca Comunale “Ugo Granafei”, in ...

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