“L’impegno del giornalista quale interlocutore mediatico tra ente pubblico e comunità”: sarà questo il tema di un corso di formazione per giornalisti che si terrà a Ostuni nella mattinata di sabato 15 ottobre 2016, presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale, organizzato in collaborazione tra l’Ordine dei Giornalisti e l’Ufficio Stampa del Comune di Ostuni.
Un tema di stretta attualità che vede il lavoro giornalistico di fondamentale importanza per realizzare una corretta informazione amministrativa per i cittadini. Le pubbliche amministrazioni, infatti, hanno l’obbligo di garantire ai mezzi di comunicazione l’accesso a documenti e informazioni inerenti i procedimenti amministrativi, al fine di permettere l’esercizio del diritto di cronaca. E’ compito, quindi, dell’ente pubblico approntare tutte le misure necessarie per creare un rapporto collaborativo con i media al fine di concretizzare il “diritto di sapere” dell’opinione pubblica. Ed è compito del giornalista realizzare fattivamente il principio della trasparenza amministrativa quale servizio al cittadino, veicolando le notizie con adeguata professionalità.
L’aspetto inerente gli obblighi e i limiti da parte della pubblica amministrazione in materia di trasparenza sarà trattato da Maurizio Nacci, dirigente del Comune di Ostuni, mentre Francesco Pecere, dell’ufficio stampa del Comune di Ostuni, traccerà il percorso collaborativo tra chi è preposto nella pubblica amministrazione a veicolare le informazioni e le redazioni dei mezzi di comunicazione.
Diritti e doveri del giornalista in merito ad una corretta informazione amministrativa, con le relative difficoltà operative, anche in merito al delicato compito di individuare ed estrapolare la notizia realmente utile al cittadino, saranno illustrati da Arnaldo Travaglini, capo-servizio responsabile della redazione di Brindisi de “La Gazzetta del Mezzogiorno”.
Alessandra Lofino, conduttrice a autrice del programma televisivo “Burocrazia – La repubblica delle carte” in onda su Telenorba, porterà la propria esperienza dell’operare concreto tra le maglie del rapporto intrigato tra procedimenti amministrativi e destinatari di legittime aspettative, suggerendo strategie per fare breccia in quel muro di riserve ad aprirsi verso l’esterno che spesso viene eretto dalla pubblica amministrazione.