Sono approdati all’Area Marina Protetta i volontari ed operatori di Marevivo, associazione nazionale che dal 1985 si batte senza sosta per la difesa del mare e delle sue risorse, e gli studenti dell’Istituto tecnico nautico “Caracciolo” di Bari per una giornata di ricerca e studio dedicata al marine litter, i rifiuti spiaggiati.
L’evento è nato nell’ambito della seconda edizione del progetto nazionale di educazione ambientale di Marevivo “Nauticinblu”, grazie al sostegno di MSC Cargo, MSC Crociere, Caronte&Tourist, Grimaldi Lines, Castalia, e la collaborazione delle Capitanerie di Porto.
Lo scopo del percorso didattico è quello di far acquisire ai futuri professionisti del mare nuove competenze sulla tutela dell’ambiente, contribuendo così ad integrare la loro formazione tecnica.
“La partecipazione degli studenti e dei docenti delle opzioni nautiche dell’Euclide Caracciolo coglie l’intento di consolidare la consapevolezza della responsabilità ambientale dei futuri professionisti del mare. Sono convinta – ha dichiarato la dirigente scolastica, Prudenza Maffei –, che le competenze tecniche di alto livello della gente di mare si possano conseguire solo nel contesto di una formazione ampia, confrontandosi sulle sfide dell’Agenda 2030 ed i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile”.
Per quattro giorni, gli studenti dell’Istituto barese hanno svolto diverse attività, sia in aula, che outdoor, incentrate sulla salvaguardia dell’ecosistema marino ed hanno approfondito temi come l’importanza della tutela della biodiversità, il rapporto tra uomo e natura, il marine litter e lo sviluppo sostenibile.
L’intero percorso ha permesso agli studenti, che hanno scoperto nel mare il proprio futuro, di diventare dei veri difensori del polmone blu della Terra.
“L’aumento del capitale economico – ha commentato Maria Rapini, segretario generale di Marevivo - non deve avere ripercussioni sul capitale naturale. È fondamentale, quindi, educare i futuri professionisti del mare alla sostenibilità”.
Da qui, la scelta di Marevivo di incontrare gli esperti del Consorzio che, in prima istanza, hanno tenuto una lezione agli studenti, poi, di fare tappa a Torre Guaceto per una giornata dedicata allo studio dei rifiuti spiaggiati e, quindi, per mettere in pratica quanto appreso.
In Riserva, guidati dagli operatori del Consorzio di Gestione dell’area protetta e di Marevivo, gli studenti hanno lavorato sul fronte dell’indagine, della catalogazione dei rifiuti spiaggiati, dell’analisi dei dati raccolti ed hanno calcolato il tasso di accumulo mensile. Hanno vestito i panni degli operatori del Consorzio per un giorno.
Questa attività ha permesso ai ragazzi di vivere un’esperienza diretta sul campo e di dare il proprio contributo alla ricerca scientifica condotta dall’ente gestore di Torre Guaceto.
“La scelta di portare i ragazzi a Torre Guaceto operata da Marevivo e l’impegno profuso in favore dell’area protetta sono il segno di quanto sia importante la tutela della natura – ha dichiarato il presidente del Consorzio, Mario Tafaro -, e ci permette di sottolineare ancora una volta, che la tutela degli habitat non deve essere mortificata in favore di pretesi interessi economici”
COMUNICAZIONE CONSORZIO DI GESTIONE DI TORRE GUACETO -