Da sindaco di Firenze passò alla guida del Paese divenendo il capo di governo più giovane nella storia dello Stato italiano: Si dimise alla fine del 2016 come reazione alla sconfitta del referendum costituzionale da lui patrocinato e sabotato da quei parlamentari che oggi navigano nel partito “Liberi e uguali“
Dopo molto silenzio si è riaffacciato ( “” io mi rimetto in gioco“”” ) inventando: “ Italia Viva“ un nuovo partito con 15 senatori e 25 deputati tra cui la nostra conterranea Teresa Bellanova. La crisi, in un momento drammatico dell’Italia, dell’’Europa e del mondo intero a causa del covid-19, può essere inquadrata (secondo me ) in un atto di ritorno al ruolo di primario fra le forze politiche.
Oggi mi preme evidenziare l’importanza nel mondo politico, economico e di salvaguardia della vita di Teresa Bellanova - Cittadina di Ceglie Messapica BR, personaggio che ho conosciuto da sempre e intervistato moltissime volte in occasioni di gravi eventi legati al mondo agricolo (caporalato, immigrati stagionali ) e al suo lavoro di ricerca e difesa del settore agroalimentare e occupazionale .
Teresa dopo aver vissuto e provato il lavoro sui campi da bracciante, ai tempi del caporalato è entrata nel sindacato Flai Cgil e poi eletta anche nella Camera dei deputati col partito dell’Ulivo. Una donna simbolo in continua lotta per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia.
Ora, per solidarietà a Renzi, si è dimessa da ministro delle politiche agricole alimentari e forestali nel governo Conte,- Teresa Bellanova ( brindisina doc ) non ama il gioco di potere e nemmeno quello delle poltrone, lo ha dimostrato con le dimissioni. Va ricordato, però, il suo lavoro svolto da Ministro e le sue emozioni quando è riuscita ad ottenere provvedimenti legislativi di sviluppo e di regolarizzazione nei settori critici dell’agricoltura -
Tonino Saponaro