La marcatura CE è un requisito obbligatorio, altrimenti non è possibile né utilizzare né rivendere l’attrezzatura, ma appena disfarsene smaltendo il prodotto secondo quanto previsto dalle leggi vigenti. Non è raro che le aziende si ritrovino in possesso di macchinari acquistati prima del 1996, quando ancora non era obbligatoria la marcatura CE, prodotti non a norma al pari di quelli nuovi comprati senza la verifica della conformità tecnica.
In questi casi è essenziale procedere con l’adeguamento del macchinario, a meno che non ci si voglia disfare dell’attrezzatura, rivolgendosi a dei professionisti specializzati per ottenere una perizia dettagliata e una valutazione tecnica.
L’unico modo per ottenere una marcatura CE valida, infatti, è individuare le mancanze dei RES (Requisiti Essenziali di Sicurezza) in base alle normative di riferimento, realizzare le modifiche necessarie ed effettuare la redazione della dichiarazione di conformità CE.
Come funziona l’adeguamento delle macchine senza marchio CE
Prima di procedere con l’adeguamento dei macchinari senza marchio CE è indispensabile il sopralluogo di un esperto competente, per eseguire la valutazione del rischio e capire quali sono i passi da compiere per allinearsi alle leggi europee.
Com’è possibile apprendere anche dall’approfondimento sull’ adeguamento macchine non marcate CE proposto da Certificazionece.it, il datore di lavoro ha l’obbligo di mettere a disposizione dei propri dipendenti attrezzature e macchinari sicuri e a norma.
Se non sono in regola con i parametri di sicurezza è possibile intervenire da soli, tuttavia questa soluzione è consigliata appena per i fabbricanti con elevate competenze nel settore di riferimento, ad esempio un produttore di macchinari simili rispetto a quello da certificare. In tutti gli altri casi è necessario affidarsi ad aziende in possesso dei requisiti tecnici necessari, in grado di eseguire gli adeguamenti e rilasciare tutta la documentazione prevista dalle normative di legge, rispettando la valutazione dei rischi realizzata da uno specialista qualificato.
Le possibilità in questo caso sono due. La prima opzione consiste nel trovare una ditta competente, capace di individuare i rischi per la sicurezza, fare le modifiche e fornire la documentazione tecnica obbligatoria. La seconda possibilità è separare le due operazioni, rivolgendosi a un consulente qualificato per la valutazione dei rischi e l’identificazione degli interventi da realizzare, per poi affidarsi a un’azienda specializzata per eseguire i lavori di adeguamento del macchinario senza marcatura CE.
Questa soluzione è considerata la migliore e la più sicura per il datore di lavoro, in quanto la rilevazione dei rischi viene effettuata da esperti e profondi conoscitori delle normative di legge, tra cui i RES indicati dalla Direttiva Macchine. Il datore saprà inoltre quali documenti la ditta che segue i lavori deve rilasciare, dalla dichiarazione di corrispondenza all’aggiornamento della documentazione delle macchine come il libretto d’uso e manutenzione.
Macchine non marcate CE: cosa rischia il datore di lavoro
Il datore di lavoro che non esegue una corretta valutazione dei rischi delle attrezzature e dei macchinari, oppure che non si adopera per l’adeguamento degli stessi alle norme CE, rischia pesanti sanzioni come previsto dalle leggi italiani.
L’infrazione può essere rilevata attraverso sopralluoghi degli addetti degli Organi di Vigilanza di ASL SPISAL, dotati di apposite qualifiche come UPG (Ufficiali di Polizia Giudiziaria), qualora dopo il controllo dei macchinari e della documentazione dovessero individuare attrezzature non marcate CE.
In questo caso il datore di lavoro rischia una multa da 2.500 a 6.400 euro, oppure l’arresto da tre a sei mesi, con l’avviamento di un processo penale e il pagamento della sanzione amministrativa. Inoltre, nei casi più gravi si può arrivare al sequestro dei macchinari e dell’attrezzatura, senza contare che ad ogni modo è obbligatorio procedere con l’adeguamento. Per questo motivo, è senza dubbio meglio prevenire e richiedere una valutazione dei rischi di sicurezza, per intervenire tempestivamente e, se necessario, regolarizzare i macchinari rendendoli conformi alle norme CE.