martedì 25 maggio 2021

Borsa: le azioni svizzere entrano nel mirino degli investitori, ecco quali comprare

Anche all'interno di un mercato finanziario globalizzato, come quello attuale, vi sono equity benchmark che si muovono a velocità differenti. Ciò dipende principalmente dalla composizione settoriale dei vari indici, poiché la concentrazione di una certa tipologia di azioni può sbilanciare le performance rispetto ad altri panieri. Lo SMI -Swiss Market Index-, la borsa svizzera, è uno degli indici del vecchio continente (anche se il paese non fa parte strettamente dell'area Euro) che ancora non è riuscito a rompere al rialzo il massimo di capitalizzazione, raggiunto prima dello scoppio della crisi pandemica. Proprio per questo, è osservato con particolare interesse dagli operatori di mercato, anche se, oltre al fatto che le quotazioni siano rimaste un po' più indietro rispetto ad altre borse, vi sono altri aspetti che attirano l'attenzione degli investitori.

Il primo punto da tenere in considerazione è che, almeno per il bacino di utenza interno al paese, attualmente, privilegiare l'equity, a discapito del reddito fisso, è quasi una necessità, dal momento che i tassi in Svizzera sono negativi (anche per il segmento retail) già da un po' di tempo. A ciò si aggiunge una peculiarità dello SMI, il quale, nonostante le piccole dimensioni del paese, ha al suo interno titoli di grandi multinazionali conosciute in tutto il mondo e che, pertanto, fanno gola agli investitori; e ciò vale anche per un nettista Euro, considerando che il cambio con il Franco è abbastanza stabile.

Un risparmiatore interessato ad un approfondimento sulle azioni svizzere da comprare, troverà un supporto interessante nella guida redatta da investireinborsa.me, il portale finanziario che ha esaminato alcune società selezionando quelle con maggiore potenziale di crescita. Naturalmente la più conosciuta è Nestlè, operante nel campo del food and beverage, forse l'azienda del settore alimentare con maggior cash flow. Con i suoi 447 stabilimenti, opera infatti in più di 180 paesi in tutto il mondo, impiegando poco più di 300.000 dipendenti, ed essendo un titolo appartenente ad un settore anticiclico per eccellenza, può entrare di diritto nell'asset allocation di una qualsiasi tipologia di investitore.

Novartis e Roche colossi del settore farmaceutico

Novartis è una multinazionale farmaceutica con sede a Basilea che, anche se prima dello scoppio della crisi da Covid19 ha liquidato la sua divisione vaccini vendendola a GlaxoSmithKline per 13 miliardi di dollari, opera comunque in un settore che è osservato con molta attenzione dagli analisti e dagli investitori.

Insieme a Novartis, non si può non citare Roche, la Holding farmaceutica, attiva anche nel campo della diagnostica che, con un fatturato che supera i 50 miliardi di Franchi svizzeri, nel settore è la numero due al mondo. È un titolo da tenere in considerazioni per gli investitori che prediligono avere un flusso di cassa, poiché distribuisce, ad ogni esercizio, dividendi considerevoli.

UBS e Zurich: banca e assicurazione nel campo finanziario

UBS è uno dei gruppi bancari più importanti al mondo. Con una capitalizzazione superiore ai 50 miliardi di dollari è anche un player primario nella gestione del risparmio: vanta infatti masse attive per oltre tre trilioni di franchi svizzeri.

Nel campo assicurativo, ma comunque nella macroarea finanziaria, troviamo invece Zurich, la nota assurance company, con sede -naturalmente- a Zurigo. Si tratta di uno dei più importanti gruppi del settore a livello globale, presente in oltre 170 paesi e che ha alle sue dipendenze oltre 50000 persone in tutto il mondo.

Come investire nelle azioni svizzere

Il portale investireinborsa.me illustra, nell'approfondimento, una soluzione per negoziare questi sottostanti in modo pratico e riducendo al minimo i costi. Infatti, qualora non si volesse tradare l'azione direttamente sul mercato regolamentato -perché gli intermediari, per comprare e vendere le azioni estere, prevedono solitamente spese superiori a quelle standard- si può ricorrere all'utilizzo di un broker che operi sui mercati OTC.

Tali intermediari, attravero i CFD, permettono di negoziare un derivato che replica l'andamento del prezzo dell'azione, senza detenerla direttamente; una soluzione che assicura non solo un risparmio sui costi del conto trading, ma anche sulle fee di trasporto ordine, poiché al cliente viene applicato solamente lo spread bidask.

Questo contenuto ha il solo carattere informativo e non rappresenta in alcun modo un invito all’investimento. Prima di utilizzare il broker è fondamentale informarsi sui rischi connessi agli investimenti finanziari che possono comportare anche una perdita del  proprio capitale”.

 

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