Nel “sostegni bis” 10 milioni per sostenere i piccoli birrifici indipendenti

venerdì 30 luglio 2021
«La  previsione  inserita  nel  decreto  “Sostegni  bis”  è  un segnale  di  attenzione  per  una  categoria   letteralmente  messa  in  ginocchio  dalla pandemia»  così,  Stefano Chironi  presidente  regionale  del  gruppo  mestieri  birrai di  Confartigianato  Imprese Puglia commenta  lo stanziamento  di  10  mln  di  euro  di aiuti    in  favore  dei  piccoli  birrifici  indipendenti  che  producono  birra  artigianale  come approvato in Senato con apposito emendamento.  Nel dettaglio, il provvedimento prevede un ristoro in misura pari a 0,23 euro per ogni litro di birra inserito nei registri di carico nel corso del 2020. 
 
Quello della birra artigianale è un settore cresciuto costantemente negli ultimi anni anche  in  Puglia  ma  che  durante  la  pandemia  ha  risentito  fortemente  delle prolungate limitazioni nei  confronti  degli  esercizi  di somministrazione  di  alimenti  e  bevande  e sugli eventi (fiere, manifestazioni culturali e musicali, feste, sagre).  

Sono  stati  moltissimi  gli  impianti  totalmente  o  parzialmente  fermi  e  le  perdite registrate  dai  piccoli  birrifici  vanno  dal  60  al  90%.  Gran  parte  della  produzione  è  stata distrutta  in  forza  della  più  rapida  deperibilità  della  birra  artigianale  rispetto  ai  prodotti industriali.  Solo  recentemente  i  piccoli  birrifici  indipendenti  hanno  recuperato  un  minimo  di operatività  ma  la  piena  ripresa  è  ancora  lontana  e  condizionata  dall’incertezza  della situazione sanitaria. 
 
Per   Chironi   “nonostante   danni   così   evidenti,   i   primi   decreti   ristori   hanno completamente  escluso  il  codice  Ateco  dei  piccoli  birrifici  che,  paradossalmente,  è  il medesimo assegnato alle attività industriali. Come Confartigianato ci siamo battuti per ottenere  ristori  adeguati  e,  oggi  possiamo  dirlo,  questo  stanziamento  è  un  segnale importante,  sebbene  le  risorse  –  considerato  il  numero  dei  potenziali  richiedenti  – rischino  di  non  essere  sufficienti.  Ora  è  fondamentale  che  il  decreto  ministeriale  con  le indicazioni operative venga emanato in tempi assolutamente rapidi.  

Continua Chironi: “la partita dei  giusti  ristori  non  è  l’unica  che  stiamo affrontando.  I  tempi  sono  maturi  per  ottenere  su  scala  nazionale  l’eliminazione  delle accise a  carico dei  microbirrifici in  linea  con  quanto già  avviene con le  produzionienologiche: questo snellirebbe burocrazia e controlli che, nei fatti, comportano all’erario costi  superiori  ai  benefici  generati.  Non  dimentichiamo  neanche  l’annosa  vicenda  delle contalitri con tutte le ricadute in materia di applicazione dell’attuale disciplina fiscale. 

A  livello  territoriale,  infine,  stiamo  già  da  tempo  collaborando  con  la  Regione Puglia   per   giungere   all’approvazione   di   una   legge   dedicata   alla   promozione   e valorizzazione   della   birra  artigianale,   conferendo   adeguato   riconoscimento   alla professionalità e alle elevate competenze dei nostri birrai artigiani”. 
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