In questi giorni sono state inviate centinaia di cartelle pazze. Si tratta di richieste di pagamento (Imu 2017, in particolare) che il Comune di San Vito ha già inviato negli anni scorsi. Chi le riceve e le ha già pagate, deve trovare la ricevuta e rivolgersi all'ufficio tributi per farsi annullare la richiesta di pagamento. Quindi o ci si presenta di persona, con il rischio di intasare gli uffici, oppure si manda una pec. In ogni caso, se non si annulla la richiesta entro la scadenza, si rischia di ripagare il tributo.
Ma tutto questo molti sanvitesi lo hanno già vissuto in passato, anche con la precedente amministrazione. Da diversi anni, infatti, si registrano invii di cartelle pazze per Imu e Tari; a questo proposito, non dimentichiamo l'errore di calcolo Tari sulle pertinenze, ancora in attesa di risoluzione. E in diversi casi, i cittadini hanno pagato due volte la stessa tassa.
Cambiano le amministrazioni ma il problema persiste e non si risolve, forse perché nessuno lo vuole risolvere, anzi. Ma perché avviene tutto questo e non si trova una soluzione? Oltre all'errore del gestore, alla mancata condivisione dei vari database, c'è altro? Ci sono per caso ragioni di bilancio per far quadrare i conti? Per quanto bisogna ancora impegnare gli uffici per risolvere caso per caso il problema delle cartelle impazzite?
Creare ulteriori disagi alle famiglie sanvitesi, già gravate in questo periodo dall'aumento delle bollette e dalle limitazioni della pandemia, non ci sembra un modo efficace di amministrare la cosa pubblica. Chiediamo un comunicato istituzionale che spieghi realmente come stanno le cose e che ci si riunisca per fermare una volta per tutte l'invio di accertamenti ai cittadini che già da tempo hanno pagato un tributo. Quando si chiede al cittadino di essere puntale e preciso nei pagamenti, allora deve esserlo anche la pubblica amministrazione al quale quel tributo è destinato.
La narrazione politica del "va tutto bene" o è "colpa di quelli di prima" non è più accettabile. Dopo 1 anno e mezzo di nuova amministrazione, San Vito ha bisogno ancora di essere rilanciata. La gente è stanca di affrontare disagi su disagi ed è giusto che si cominci a chiedere conto delle promesse fatte in campagna elettorale.