“L’imprenditoria balneare è stata negli ultimi vent’anni la forza trainante del nostro turismo. E questa consapevolezza ci ha guidato nel dibattito sull’art 2 del Dl Concorrenza: la Lega non avrebbe mai permesso si mandassero a gara le 30mila imprese del settore senza una adeguata e meritata tutela”. Lo dichiara il senatore Roberto Marti, capogruppo della Lega in Commissione Attività produttive.
“Nelle premialità che saranno previste in tutti i bandi di selezione pubblica per l’assegnazione delle concessioni c’è il riconoscimento dell’esperienza tecnica e professionale già acquisita, escludendo però i grandi gruppi concessionari pubblici che si occupano di energia, autostrade e acqua.
E questo mette al riparo gli imprenditori da competizioni inique. Altre premialità riguardano la natura dell’impresa (micro, piccola e a conduzione familiare con l’impresa balneare quale unica fonte di reddito) e la tutela dei lavoratori anche attraverso la stabilità occupazionale.
Adesso il prossimo importante obiettivo saranno i decreti attuativi che definiranno i criteri uniformi per gli indennizzi in caso di perdita della concessione. Ci siamo battuti perché dal Dl Concorrenza fossero escluse le definizioni che avrebbero precluso e condizionato il lavoro su questo fronte. E la Lega, da questo punto di vista, può contare sul supporto fattivo nel Governo di Giorgetti e Garavaglia, i due ministri (Sviluppo economico e Turismo) che dovranno direttamente occuparsi della questione. Le imprese balneari sono una nota di orgoglio della nostra economia e dell’immagine da cartolina dell’Italia intera, in particolare della mia terra, la Puglia. Abbiamo ottenuto un risultato importante ma non molleremo la presa per la loro tutela”
“Nelle premialità che saranno previste in tutti i bandi di selezione pubblica per l’assegnazione delle concessioni c’è il riconoscimento dell’esperienza tecnica e professionale già acquisita, escludendo però i grandi gruppi concessionari pubblici che si occupano di energia, autostrade e acqua.
E questo mette al riparo gli imprenditori da competizioni inique. Altre premialità riguardano la natura dell’impresa (micro, piccola e a conduzione familiare con l’impresa balneare quale unica fonte di reddito) e la tutela dei lavoratori anche attraverso la stabilità occupazionale.
Adesso il prossimo importante obiettivo saranno i decreti attuativi che definiranno i criteri uniformi per gli indennizzi in caso di perdita della concessione. Ci siamo battuti perché dal Dl Concorrenza fossero escluse le definizioni che avrebbero precluso e condizionato il lavoro su questo fronte. E la Lega, da questo punto di vista, può contare sul supporto fattivo nel Governo di Giorgetti e Garavaglia, i due ministri (Sviluppo economico e Turismo) che dovranno direttamente occuparsi della questione. Le imprese balneari sono una nota di orgoglio della nostra economia e dell’immagine da cartolina dell’Italia intera, in particolare della mia terra, la Puglia. Abbiamo ottenuto un risultato importante ma non molleremo la presa per la loro tutela”