Tre presentazioni per Un’emozione chiamata libro nella giornata di venerdì 8 luglio 2022. Al pomeriggio, alle 17,00 a Palazzo Roma appuntamento con il prof. Matteo Bassetti che dialogherà con il dott. Antonio Castagnaro, tra le principali tematiche, il mondo dei virus e la pandemia da covid-19.
In serata le presentazioni si svolgeranno come di consueto nel chiostro di Palazzo San Francesco, alle 20.30 appuntamento con Pino Marchionna, che ha appena ricevuto pochi giorni fa nella Città Bianca il premio “Alloro Award”,nella rassegna presenterà con Mimmo Turrisi “La provvigione del diavolo”. Nel 1991, l’ex sindaco di Brindisi Pino Marchionna ha compiuto il gesto coraggioso di accogliere migliaia di rifugiati albanesi nonostante il divieto del governo italiano.Il 26 marzo 2017 Giuseppe ha ricevuto la cittadinanza onoraria dalla città di Valona (Albania) con la seguente motivazione: “per aver innescato e avviato la grande gara di solidarietà e di sostegno materiale offerta dalla Città di Brindisi ai nostri concittadini durante il grande esodo del marzo 1991”.
La provvigione del diavolo
Dopo "L'unguento delle streghe", primo romanzo della serie dedicata a Piergiorgio (Pigì) Sovieri - giornalista d'inchiesta del Gazzettino di Puglia - nel quale il protagonista era risultato determinante per la soluzione del caso dell'assassinio della sua ex moglie, il cronista viene coinvolto in una nuova vicenda che apparentemente si presenta come una rapina in villa finita male. L'uomo che è stato ridotto in fin di vita non è una persona qualunque: è l'avvocato Ugo Destrasi, Direttore delle relazioni internazionali dell'ANAPE, l'Agenzia Nazionale per gli approvvigionamenti energetici. I suoi aggressori hanno parlato tra loro in arabo, hanno neutralizzato i sofisticati sistemi di allarme della villa, lo hanno aggredito chiedendogli di aprire la cassaforte e, di fronte al suo rifiuto, lo hanno picchiato a morte, senza toccare la moglie e senza portare via nulla dall'abitazione.
In serata le presentazioni si svolgeranno come di consueto nel chiostro di Palazzo San Francesco, alle 20.30 appuntamento con Pino Marchionna, che ha appena ricevuto pochi giorni fa nella Città Bianca il premio “Alloro Award”,nella rassegna presenterà con Mimmo Turrisi “La provvigione del diavolo”. Nel 1991, l’ex sindaco di Brindisi Pino Marchionna ha compiuto il gesto coraggioso di accogliere migliaia di rifugiati albanesi nonostante il divieto del governo italiano.Il 26 marzo 2017 Giuseppe ha ricevuto la cittadinanza onoraria dalla città di Valona (Albania) con la seguente motivazione: “per aver innescato e avviato la grande gara di solidarietà e di sostegno materiale offerta dalla Città di Brindisi ai nostri concittadini durante il grande esodo del marzo 1991”.
La provvigione del diavolo
Dopo "L'unguento delle streghe", primo romanzo della serie dedicata a Piergiorgio (Pigì) Sovieri - giornalista d'inchiesta del Gazzettino di Puglia - nel quale il protagonista era risultato determinante per la soluzione del caso dell'assassinio della sua ex moglie, il cronista viene coinvolto in una nuova vicenda che apparentemente si presenta come una rapina in villa finita male. L'uomo che è stato ridotto in fin di vita non è una persona qualunque: è l'avvocato Ugo Destrasi, Direttore delle relazioni internazionali dell'ANAPE, l'Agenzia Nazionale per gli approvvigionamenti energetici. I suoi aggressori hanno parlato tra loro in arabo, hanno neutralizzato i sofisticati sistemi di allarme della villa, lo hanno aggredito chiedendogli di aprire la cassaforte e, di fronte al suo rifiuto, lo hanno picchiato a morte, senza toccare la moglie e senza portare via nulla dall'abitazione.
La rassegna proseguirà alle 21.30 nel Chiostro di Palazzo San Francesco arriverà il giornalista e scrittore Lorenzo Sani che presenterà il suo libro su Taranto dal titolo “Scamunera”, dialogherà con l’autore Donato Avenia giocatore di pallacanestro e direttore generale della squadra di basket ostunese.
Scamunera
Una famiglia criminale dà origine alla faida più cruenta che si ricordi in Puglia, esplosa sul finire degli anni Ottanta. Sulla scorta di atti giudiziari e testimonianze, prende vita un racconto fantastico, ispirato a quel terribile periodo segnato da oltre 160 omicidi a Taranto e dintorni nel giro di pochi mesi. Giò Miranda, ribattezzato "il Messicano" dal camorrista don Raffaele, per aver fatto la comparsa in un western di Sergio Leone, è un boss fuori dagli schemi, con visioni che anticipano i tempi della mala imprenditrice. La sua influenza nel tessuto economico cittadino si espande dagli appalti nell'acciaieria, al controllo della filiera dell'edilizia ed altro ancora. La sua ascesa sembra inarrestabile. Ma qualcosa scricchiola. I contrasti con i fratelli minori e 1 madre, sempre più frequenti, deflagrano sulla questione droga: lui è ostile all'idea di entra nel business, perché l'eroina crea allarme sociale nella città della Marina Militare e dell'industria siderurgica più grande d'Europa «in cui tutto accade senza far rumore», mentre i fratelli la pensano in maniera opposta e cercano alleanze in regione per imporsi. Scoppia la guerra. Si spara per strada, in mezzo alla gente. Il conto dei morti ammazzati sale vertiginosamente. La stampa parla di "macelleria messicana" e nell'orrore quotidiano sguazza la tivù locale, diretta da una curiosa figura di telepredicatore con amicizie pericolose.