Secondo Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori una famiglia tipo avrebbe un rincaro della bolletta della luce pari a € 680 all’anno. Unica consolazione per l'associazione il fatto di essersi battuti per avere bollette mensili e non bimestraili per il gas: un aspetto che, sottolineano, consentirà alle famiglie di capire quanto costa il gas, riducendo al massimo i consumi.
Di tutt'altra opinione Assoutenti secondo cui i rincari del gas non sono prevedibili, ed inoltre Arera sbaglia a passare a tariffe mensili sulla base del mercato Psv, perché si presta ad una maggiore volatilità dei prezzi.
Il presidente di Assoutenti Furio Truzzi afferma: “Se sarà confermata la previsione di Nomisma, ogni singola famiglia del mercato tutelato si ritroverebbe a pagare per la luce 190 euro in più solo nell’ultimo trimestre dell’anno, con una spesa complessiva per l’energia elettrica che raggiungerebbe il record di 1.232 euro a nucleo nel 2022".
Detto ciò il nuovo governo avrà già l’agenda impegnata da provvedimenti urgenti contro il caro bollette ma anche il caro benzina.
Il presidente del Codacons Carlo Rienzi ci dice che: “L’intervento sulle accise si avvia verso la scadenza e non potrà durare in eterno, mentre i prezzi ancora troppo elevati dei carburanti hanno impatti diretti sui listini al dettaglio di una moltitudine di prodotti. Per questo ci auguriamo che il nuovo governo voglia mettere mano al settore dei carburanti con interventi davvero efficaci in grado di bloccare le speculazioni del mercato e ridurre in modo strutturale, e non con misure tampone, la tassazione che vige su benzina e gasolio”.
Inoltre Bloomberg afferma che i provvedimenti contro il caro-energia sono un vero problema per Giorgia Meloni, candidata ad essere la prima Presidente del Consiglio Donna.