Il processo è stato celebrato con rito abbreviato, subordinato a una perizia balistica e all'ascolto di un perito. I fatti si svolsero la notte tra il 4 e il 5 luglio del 2020 nel centro di Oria.
I Carabinieri ricostruirono i fatti soprattutto grazie alle intercettazione telefoniche e ad un testimone.
Questa la ricostruzione: nella notte del 5 luglio 2020, in piazza Manfredi, nel centro di Oria, all'una, vi è una accesa discussione tra i fratelli Conte, Francesca e Davide, e dall'altra parte Mattia De Taranto dall'altra a causa di un rapporto sentimentale tra Mattia De Taranto e la figlia di Davide Conte. quindi dalal discussione si è passati alla rissa sulla quale intervengono delle persone tra cui Cosimo De Taranto (padre di Mattia) e Salvatore Schiavone.
LA rissa si interrompe all'arrivo dei carabinieri, avvisati dagli abitanti.
a questo punto quando sempre tutto a posto la rissa si sposta in piazza Lorch dove c'è noto locale di proprietà di De Taranto senior e alle quattro del mattino si sentono dei colpi di arma da fuoco provenire dalla vicinissima via Manduria.
Quindi, secondo l'accusa, Salvatore Schiavone ha sparato per colpire i fratelli Conte ma i colpi hanno colpito il lunotto posteriore della Fiat Punto con a bordo due giovani del luogo, estranei alla vicenda.
Il pm aveva chiesto per Schiavone la condanna a otto anni e quattro mesi di reclusione. L'avvocato del 31enne, il legale Dario Budano, aveva chiesto l'assoluzione e, in subordine, aveva chiesto la derubricazione dal reato di tentato omicidio a quello di tentate lesioni gravi.