Secondo Gennaro Sicolo, Presidente Cia Puglia e vice di Cia Italia " è in atto una colossale e sciagurata speculazione"."non si intravede un'azione unitaria."
Sembra che sia in atto una speculazione al limite della truffa, cosa che Cia Puglia aveva già segnalato, addirittura con la richiesta sindacale degli agricoltori di un intervento dell’Antitrust.
Come è possibile che il costo del Brent è sceso a 90 dollari e quello del gasolio agricolo, invece, è ancora a 1euro e 37 centesimi al litro, cioè identico a quando il Brent era a 125 dollari.
Afferma Sicolo: “E’ in atto una colossale, sciagurata e irresponsabile speculazione che sta avendo effetti devastanti sull’agricoltura italiana.
Appena l’indice di riferimento si alza di qualche centesimo, il prezzo del gasolio utilizzato dagli agricoltori aumenta subito in modo più che proporzionale; al contrario, invece, al decrescere del prezzo base sui mercati internazionali non segue mai nell’immediato una diminuzione del costo del gasolio”.
Ribadisce Gennaro D'amico, il vicepresidente di Cia Puglia: “Il nuovo governo metta subito mano a una stretta seria e rigorosa per contrastare queste dinamiche ormai fuori controllo”, Le preoccupazioni territoriali sono enormi. Dal Foggiano a Bat, dall'area metropolitana di Bari alle province di Taranto e Brindisi e in tutto il Salento. La pressione dei costi energetici, del caro diesel e dei prezzi sempre più elevati delle materie prime è diventata insostenibile per le imprese agricole.
La verità è che il costo delle sanzioni all’aggressore russo lo stanno pagando le imprese e i cittadini.
Sembrerà una provocazione, ma se la guerra durerà ancora a lungo, come annunciano gli esperti, occorrono misure drastiche come la nazionalizzazione delle grandi imprese energetiche. Siamo molto preoccupati.
La situazione è davvero critica, anche perché a fronte di un’emergenza economica che va peggiorando di giorno in giorno.