mercoledì 16 novembre 2022

Povertà: secondo Save the Children la Puglia è al secondo posto.

 Questa mattina, mercoledì 16 novembre, è stata presentata la tredicesima edizione dell'Atlante dei bambini a rischio in Italia dal titolo "Come stai?". Lavoro edito da Save the Children per la Giornata mondiale dell'infanzia e dell'adolescenza che fotografa le condizioni di ragazzi, ragazze e adolescenti nel nostro Paese.

L’atlante tenta di esplorare la salute dei bambini dalla nascita all'età adulta. Dati, mappe e interviste colgono l'intreccio tra disuguaglianze e salute che la pandemia ha amplificato, e le tante, tante facce diverse di una sanità che spesso sulla carta sono solo "Paese", per le grandi disuguaglianze del suo territorio e il divario tra la sua eccellenza e il suo abisso.


In Italia, dove quasi un milione e quattrocentomila bambini vivono in povertà assoluta - una percentuale media del 14,2 per cento di tutti i minori, che sale però fino al 16 per cento nel Mezzogiorno - si registrano disuguaglianze socioeconomiche che incidono direttamente sulla salute dei bambini, penalizzando chi maggiormente avrebbe bisogno, nel proprio territorio, dei servizi di cura, prevenzione e promozione della salute e del benessere psico-fisico.

Per un bambino che nasce in Puglia l'aspettativa di vita media è di 81,8 anni (82,4 anni la media nazionale), ma la speranza di vita in buona salute nella regione è di 59,5 anni, con un divario di oltre 7 anni e mezzo rispetto alla provincia di Bolzano che ha quella più alta in Italia (67,2). Prima della pandemia, nel 2019, secondo gli ultimi dati disponibili, il tasso di mortalità infantile (entro il primo anno di vita) era di 2,18 ogni 1000 nati vivi in Puglia, inferiore ai 2,5 decessi della media italiana – più alto rispetto a 1,45 decessi in Toscana - con ben il 38% dei casi di decesso in Italia relativi a bambini con mamme di origine straniera. Un bambino del Mezzogiorno che si ammalava nel 2019 aveva una probabilità di dover migrare in altre regioni per curarsi del 70% in più rispetto a un bambino del Centro o del Nord Italia.

 

In Puglia un minore su 3, il 33,3 per cento, non pratica mai sport, un dato peggiore della media nazionale del 24,7%, dove c’è un’ampia forbice che va dal 45,5% della Campania al 6,9% della Provincia Autonoma di Bolzano. Quasi 1 bambino o adolescente su 3 è sovrappeso o obeso. Con la pandemia, i bambini tra i 3 e 10 anni in sovrappeso o obesi sono passati in Italia dal 32,6% del biennio 2018-19 al 34,5% nel biennio 2020-21, mentre la media per la fascia da 3 a 17 anni si è attestata al 27% (in Puglia è ancor più elevata, al 31,5%).

In alcune province, come Taranto e Foggia, le mense scolastiche sono merce rara (solo il 13-14% degli alunni mangiano a mensa). La povertà alimentare colpisce 1 bambino su 20, 6,7% è l’incidenza nel Mezzogiorno, mentre l’accesso alla mensa scolastica, che per alcuni sarebbe l’unica chance quotidiana di un pasto equilibrato e proteico, in Puglia oscilla tra il 12,9% di alunni nella scuola primaria in provincia di Foggia, il 14,1% di Taranto, il 14,6% di Bari, il 18,8% di Lecce e 22,2% di Brindisi, in Italia la media sale al 53,5%; la mensa scolastica dovrebbe essere considerata come un servizio essenziale tra i 3 e i 10 anni. La buona alimentazione fa difetto anche per il 32% degli adolescenti 11-17enni, che non mangia mai frutta e verdura.

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