Qui un video sul canale twetter: https://twitter.com/Humane/status/1549414734570541056?s=20&t=qiviZL6aUxoiuaeyEUy44g
La startup ha ingegneri che arrivano anche dalla divisione Nest di Google, Sony e Dolby, ma alla sua guida ci sono Imran Chaudhri, che ha fatto parte del team che ha inventato l’interfaccia di iPhone, e Bethany Bongiorno, che in Apple è stata responsabile della gestione di tutti i progetti software per iOS e macOS.
Sul profilo Twitter di Humane è comparsa un’immagine di anteprima indicante il logo della startup, la scritta “Spring 2023” (Primavera 2023, ndr) e una mano che sembra essere illuminata dal logo stesso.
La mano è un elemento ricorrente nella comunicazione sibillina di Humane, in quanto è più probabile che il dispositivo che verrà visualizzato sarà un proiettore laser portatile in grado di visualizzare un'interfaccia luminosa interoperabile sulle superfici del corpo compreso il palmo. Questa interfaccia è visibile anche nei brevetti rivelati all'inizio di quest'anno.
Non dovrebbe avere la forma di un paio di occhiali, perché secondo Chaudhri questo tipo di dispositivo AR è invasivo, crea una barriera tra l'individuo e l'ambiente e, soprattutto, molte persone non vogliono muoversi con un device che le faccia sembrare dei robot o cmq non normali.
Tra le altre voci trapelate, il dispositivo di Humane potrebbe presentare una fotocamera stabilizzata otticamente con un campo visivo di 180 gradi, una fotocamera 3D e possibilmente LiDAR per riconoscere e interpretare i movimenti delle mani. La batteria potrebbe essere esterna e inseribile sui vestiti.