Il Presidente Emiliano ha dichiarato che: "Il partito che ha accolto i due consiglieri è da sempre dichiaratamente ostile ovunque in Italia al Movimento 5 Stelle che pure costituisce forza politica di riferimento della giunta regionale da me presieduta. L'uscita odierna, quindi, più che provocatoria e incoerente, dimostra un disprezzo per la politica come corretta e seria relazione tra i soggetti politici. Giudico pertanto la dichiarazione del leader politico nazionale e dei suoi neoadepti locali di voler rimanere in maggioranza niente di più che una dimostrazione di mancanza di rispetto e di senso delle istituzioni politiche della Regione Puglia. Dopo avere acquisito parere conforme da tutte le forze di maggioranza, non posso che estromettere formalmente dalla maggioranza tutti i consiglieri che oggi hanno aderito alla nuova formazione politica".
Soddisfatti i Cinque Stelle che in una nota dicono: "Nella coalizione di governo della Regione Puglia non può esserci spazio per Azione e Italia Viva. Abbiamo chiesto su questo una posizione netta al presidente Emiliano, che è subito arrivata. Ancora oggi Calenda non ha fatto altro che esprimere disprezzo nei confronti delle scelte di questo governo regionale e del M5S. La scelta fatta dagli oramai ex consiglieri regionali del Pd, Amati e Mennea, passati ad Azione, li pone in antitesi con le forze di governo regionale. E' inaccettabile che ora questi consiglieri pretendano di rimanere in maggioranza, dopo aver fatto da sempre opposizione interna. Il dubbio è che a loro interessi solo non perdere poltrone come quella della presidenza della commissione Bilancio.”