Una persona è morta e un’altra è rimasta ferita in un incendio appiccato da un migrante nel Centro di permanenza per il rimpatrio di Restinco-Brindisi.
L’incendio sarebbe stato appiccato intorno alle ore 13:00 di ieri, 19 Dicembre 2022 , da un uomo originario del Gambia, per protesta.
La vittima sarebbe del Marocco e avrebbe poco meno di 40 anni.
Le fiamme sarebbero partite da un materasso e si sarebbero propagate velocemente sprigionando molto fumo che ha intossicato il migrante che è morto. La persona rimasta ferita è stata medicata in ospedale ed è stata dimessa.
Da indiscrezioni pare che durante tutta la mattinata siano stati appiccati vari incendi, spenti senza grosse conseguenze, infatti i vigili del fuoco si sono recati più volte sul posto.
"La sezione Anpi Brindisi “Vincenzo Gigante” ha appreso con angoscia e dolore la notizia della tragedia che si è consumata a Restinco, sede del Cpr (centro di permanenza per i rimpatri) di Brindisi dove oggi è deceduto un ospite ed un altro è rimasto intossicato. Non è la prima volta che a Restinco accadono tragedie provocate dalle assurde condizioni di vita di chi è rinchiuso in tali strutture, veri e propri lager. Già il garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà, nel suo rapporto, riscontra e segnala la fatiscenza delle strutture, la sistematica disapplicazione delle norme, l’assenza di protocolli tra enti gestori e Asl, il totale isolamento di tali strutture dal territorio, la nullafacenza forzata per assenza di qualsiasi attività dedicata agli “ospiti”. E il Cpr di Restinco non è un’eccezione. A Brindisi Anpi, la Comunità africana, il Forum per cambiare l’ordine delle cose, la società civile sono scesi in piazza lo scorso anno assieme ad altre associazioni per denunciare questo stato di cose. Ribadiamo: i Cpr vanno chiusi subito. Va garantita la vita a tutti. Va restituita laa dignità a tutti. "