L’amministrazione comunale di Brindisi si è aggiudicata 1 milione e 50mila euro per i tre progetti candidati all’avviso pubblico dell’Agenzia per la Coesione territoriale per la Valorizzazione di beni confiscati alla mafia nell'ambito dell'iniziativa denominata Next Generation Eu con fondi del Pnrr.
In totale i progetti ammessi a finanziamento a valere sull’avviso sono stati 242, sui 528 pervenuti, le candidature di Brindisi si sono posizionate in graduatoria nei posti: 23, 30 e 86.
Tra i progetti candidati due riguardano immobili destinati a diventare residenze per padri separati
Il primo si chiama “Ritorno ad Itaca” si trova in via Ancona n.4 al quartiere Commenda, ed è stato finanziato con 330mila euro.
Il secondo “Casa fenice” si trova in via Da Verrazzano n.7 al quartiere Casale, ed è stato finanziato con 400mila euro.
Il terzo progetto “ Brinm@rket ” riguarda l’immobile situato in via Remo n.49 al quartiere Commenda, finanziato con 320mila euro, nell’ottica della realizzazione di un Market solidale, in grado di dare una risposta concreta, in termini di capacità di acquisto, alle situazioni di disagio economico e luogo dove si concretizzi, al contempo, la redistribuzione delle risorse e la lotta allo spreco alimentare.
L’assessore alle Politiche sociali dice : “La nostra amministrazione ha creduto nel recupero dei beni confiscati alla mafia presenti in città, un patrimonio poco conosciuto che, sottratto alla criminalitàorganizzata, ritorna alla collettività con progetti di inclusione sociale. Questi beni appartengono ai brindisini stessi e grazie ai finanziamenti ottenuti li ristruttureremo e adegueremo ai nuovi utilizzi per supportare chi è in difficoltà. Ringrazio per il lavoro e l’impegno gli uffici Patrimonio e Pes Programmazione economica e Sviluppo”, dichiara il sindaco Riccardo Rossi. “Questi tre progetti ci permetteranno di aiutare i padri separati che purtroppo si trovano a vivere improvvisamente, oltre alla difficoltà personale, un’emergenza abitativa e attraverso il market solidale contiamo di accogliere tutte le buone pratiche contro lo spreco alimentare che già esistono nella nostra città. Sono alcune delle nostre idee a beneficio di chi ha bisogno di una mano e questo aiuto si impreziosisce del significato nobile del recupero dei beni confiscati alla mafia”,