“Abbiamo chiesto ed ottenuto che la domanda venga esentata, all’atto della presentazione, dal costo della marca da bollo di 16 euro, per non gravare di costi aggiuntivi redditi familiari già bassi – riporta Caliandro – ed abbiamo registrato condivisione sul nostro auspicio che i cittadini si rechino, per la compilazione delle domande, preferibilmente presso i sindacati maggiormente rappresentativi in quanto garanzia di professionalità.”
Per quanto attiene al riconoscimento della non idoneità, della non igienicità o dell’inagibilità di un alloggio “oltre alla possibilità già prevista di chiedere la certificazione alla Asl o ad un professionista, con oneri economici annessi – prosegue Caliandro - il Comune allestirà uno sportello dedicato presso l’Ufficio Tecnico assegnando risorse umane sufficienti a soddisfare le richieste di volesse far valere, a fini di punteggio, questa ulteriore condizione di bisogno.”
Anche per quanto riguarda la richiesta avanzata dal Sicet Cisl, inerente alla certificazione dell’eventuale stato di disabilità, in particolare dei minori “la sensibilità del Sindaco si è particolarmente evidenziata - annota il segretario generale – convenendo sulla sussistenza di rischi connessi alle lungaggini burocratiche che potrebbero non consentire alle famiglie interessate di corredare in tempi utili la domanda né, perciò, di beneficiare del relativo punteggio. Nell’attesa, potrà essere, pertanto, allegata alla domanda la semplice certificazione inoltrata all’Inps dal medico di base, corredata da specifica documentazione medica.”
Quanto infine ai tempi di presentazione delle domande, si è convenuto un tempo massimo di 60 giorni, a partire dalla data di pubblicazione della delibera definitiva contenente le risultanze della concertazione sociale.
“Abbiamo anche chiesto al Sindaco – riferisce ancora Caliandro - l’attivazione di un costruttivo confronto con i sindacati firmatari di accordi nazionali, su protocolli di intesa finalizzati a regolare il mercato degli affitti, favorire l’allargamento delle locazioni attualmente sfitte, consentirne l’accesso alle fasce sociali più deboli, contribuire alla soluzione del problema sfratti, far emergere il mercato nero e irregolare dell’affitto, migliorare lo stato manutentivo degli immobili in conformità alle norme sulla sicurezza, sul risparmio energetico e dell’acqua e sulla tutela della salute, anche puntando ad aliquote Imu agevolate.”
Il Sindaco Silvana Errico, conclude Caliandro “ha evocato, al riguardo, l’esistenza di un vecchio accordo territoriale sulla materia, sottoscritto dal Comune di San Vito dei Normanni con i sindacati nel lontano 5 ottobre 2000, impegnandosi a riconvocare le rappresentanze sociali ed a procedere ad una nuova stipula con valori di riferimento aggiornati.”