Ieri 9 Gennaio 2023, il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Brindisi, Arturo Oliva, durante un incontro con le associazioni civili del territorio brindisino ha dichiarato: “La dichiarazione dello stato d'emergenza è la naturale conseguenza di una tragedia annunciata.
Il Piano di Riordino Regionale ospedaliero non ha mai trovato compiuta attuazione nella provincia di Brindisi compromettendo la sicurezza delle cure erogate.
L’irrituale, e per molti aspetti discutibile, dichiarazione dello stato di emergenza da parte della Asl Br, è solo la naturale conseguenza di una tragedia annunciata. Chiediamo pertanto un’assunzione di responsabilità alla Regione Puglia e alla Asl di Brindisi e pretendiamo l’esigibilità del piano stesso”.
“Il Piano di Riordino ospedaliero è stato approvato nel 2020- sottolinea il presidente Oliva- lo stesso Michele Emiliano firmava in calce il documento che riportava in grassetto: ‘è fatto obbligo a chiunque spettava di osservarlo e farlo osservare’”. A fronte di questa precisa disposizione il Piano è stato applicato solo parzialmente. Oggi noi ne pretendiamo la piena esigibilità”.
Si è trattato di un'occasione per analizzare temi importanti non solo del Pronto Soccorso provinciale, ma anche quelli relativi alla gestione e fruibilità dei servizi all'interno della struttura ospedaliera brindisina a cominciare dall’applicazione del piano di riorganizzazione dell'Ospedale avrebbe dovuto essere pienamente attuato entro il 31 dicembre, 2019, con arricchimento dell'offerta previsto nel 2020, dopo l'esperienza del Covid, con un aumento del numero dei posti letto in terapia intensiva.
E’ di questi giorni il caso della Chirurgia Senologica del Perrino, struttura pubblica con bacino d’utenza comprendente l’intero Salento.
“E’ impensabile che un’unità operativa così strategica, ma con una dotazione organica risicatissima possa essere privata delle prestazioni di un medico spostato in Pronto Soccorso senza temere ripercussioni assistenziali nel reparto di provenienza; né si può pensare di sopperire alle carenze d’organico ricorrendo sempre a prestazioni aggiuntive, visto che già normalmente questi professionisti lavorano ben oltre il normale orario di servizio orario per coprire i turni”.
I rappresentanti delle associazioni dei cittadini hanno animato la discussione con numerosi interventi ed hanno, al termine dell’incontro, stabilito di produrre un documento congiunto che sarà sottoposto all’attenzione dell’Azienda Sanitaria Locale e della stessa Regione Puglia.