Anna Grazia Maraschio, assessora all’ambiente della Regione Puglia, convoca, presso la sede della Regione Puglia in viale Aldo Moro a Lecce, un incontro con gli amministratori della provincia di Lecce e Brindisi insieme a rappresentanti del mondo scientifico, per cercare di creare degli accordi e fronteggiare con la giusta opposizione la trivellazione del “nostro” mare . Appuntamento per Venerdì 20 Gennaio, alle ore 11.00
Invece a Bari è previsto una riunione Lunedì 23 Gennaio, alle ore 11.00, presso la sede della Regione Puglia a Bari, in via Gentile, con gli amministratori della provincia di Bari, Foggia, Bat e Taranto.
Alla fine degli incontri è annunciata anche una conferenza stampa.
Queste le parole dell’assessora Maraschino: “Vorrei stringere un patto che ponga fine alla dipendenza dai combustibili fossili patto per difendere il nostro mare dall’attività estrattive delle trivelle. È quello che chiedo di stringere a tutti gli amministratori, a difesa delle nostre comunità”. L’oggetto dei tavoli di consultazione riguarderà quindi la conversione in legge del decreto legge 176/2022 “Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica [Aiuti - quater]”, che prevede la possibilità di realizzare nuovi pozzi di estrazione di idrocarburi gassosi nella fascia 9- 12 miglia nautiche, oggi vietati dall’art. 6 comma 17 del Testo Unico Ambientale”.
“Una scelta che va nella direzione opposta a quella auspicata dal Segretario Generale delle Nazioni Unite e dai programmi dell’Unione Europea i nostri mari di Puglia, il Mar Ionio e il Mare Adriatico, hanno un ruolo cruciale nel funzionamento dell’intero Mare Mediterraneo orientale. Si tratta di un mare molto pescoso, proprio per le caratteristiche ecologiche che lo rendono particolarmente produttivo. Un mare che è una risorsa, a più livelli, per tutta la comunità pugliese e che ora è drammaticamente minacciato”.