“Riccardo Rossi, che sarà certamente ricordato come il Sindaco che è rimasto in sella sino a fine mandato senza concludere un bel nulla per la città di Brindisi vive nell’ossessione di ‘Luperti’ visto che mi chiama in ogni occasione in causa, compresa la sua ultima conferenza stampa. Molti proclami, annunci roboanti, una tanto sbandierata volontà di “cambiare la storia”, ma alla fine si è trattato solo di tanta ‘polvere’”.
Prosegue Luperti: “la Brindisi del 2023 è una città molto più inguaiata rispetto a quella del 2018 e sono i fatti a testimoniarlo! E oggi Rossi che vuole fare? Aumentare la tassa di imbarco aeroportuale per tentare di mettere una toppa ad un bilancio disastroso. Il tutto, a discapito dello sviluppo turistico del territorio e certamente con il rischio di far perdere importanti fette di traffico aereo all’aeroporto del Salento”. “Lo ha già detto a chiare lettere il nostro consigliere regionale Paolo Pagliaro, ma è il caso di ribadirlo con forza anche in questa sede.
E non servono a nulla i ricatti di Rossi il quale minaccia lo ‘Stato’ nel tentativo di far arrivare risorse, altrimenti darà corso alle sue decisioni sulla reale applicazione della tassa di imbarco. In una logica di mercato, altri territori ci metteranno qualche istante a sostituirsi al Salento come meta turistica, magari grazie a campagne di attrazione territoriale che Rossi non conosce o non vuole considerare.
Rimarca Luperti: “il Comune sarebbe in deficit a causa delle passate amministrazioni e, in particolare, di quella guidata dal sindaco Consales”. “Avrà forse dimenticato che quella esperienza amministrativa si è conclusa ben sette anni fa e che all’epoca i conti erano a posto (fa riferimento anche ai costi della discarica, pur sapendo che quel problema si trascina da un ventennio per errori progettuali commessi all’epoca). E non chiarisce, poi, il motivo per cui anche la sua Amministrazione è farcita, a vario titolo, di esponenti politici che hanno fatto parte di quella stessa amministrazione, alcuni anche con incarichi assessorili (Francesco Cannalire, Teodosio Prete, Antonio Manfreda, Giampaolo D’Onofrio, Salvatore Valentino)”.