La situazione climatica è allarmante. Alcuni dati. Il 2022 in Italia è stato l’anno più caldo mai registrato, secondo quanto riportato dal Copernicus Climate Change Service. Il Paese rientra nel cosiddetto “hot spot mediterraneo”, area vulnerabile ai cambiamenti climatici e, rispetto al periodo pre-industriale, la temperatura media delle acque del Mediterraneo è aumentata di 1,5 gradi, il 20 percento più velocemente rispetto alla media globale.
I cambiamenti climatici stanno danneggiando fortemente l’intero ecosistema fatto di ambienti, animali e persone. Per non soccombere alla situazione attuale, è necessario ideare strategie di adattamento che portino alla riduzione dell’impatto antropico.
Il turismo può essere la chiave di volta per la tutela dell’ambiente e la rinascita green dei territori. Gli enti ed i responsabili delle imprese turistiche possono e devono attuare strategie per promuovere un nuovo stile di vita e di viaggio: quello sostenibile. Bisogna fare un salto in avanti e adottare sistemi di governance dei luoghi e delle imprese sensibili al tema dei cambiamenti climatici, il climate-sensitive management appunto.
Questi i punti trattati dal convegno barese nell’ambito del quale il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha dato il proprio contributo.
Con il presidente del Consorzio, Rocky Malatesta, hanno partecipato Ilaria Caprioglio, membro segretariato ASviS, già sindaco di Savona, Maddalena Milone, CEO Meeting planner s.r.l. e vice presidente sezione Turismo di Confindustria Bari e BAT, Enzo Carella, CEO Life resort e presidente nazionale di Federterziario Turismo, Rodolfo Baggio, Università Bocconi, Martha Friel, Università IULM, Giuseppe Giaccardi, consulente di strategia e advisor BTM2023.
Un’importante occasione di incontro tra Istituzioni e stakeholder del turismo organizzata presso le sale del BTM, evento internazionale sul turismo, che alla sua nona edizione è approdato a Bari ed andrà avanti fino al 3 marzo.
Non solo uno spazio espositivo, ma di scambio. Presso lo stand di Torre Guaceto, infatti, gli utenti potranno acquisire nuove informazioni sull’area protetta e rapportarsi direttamente con le guide del Parco.
“Non possiamo più rimanere a guardare – ha dichiarato il presidente dell’ente gestore della riserva, Malatesta -, e noi oltreché innovare costantemente i nostri sistemi per la tutela dell’area protetta e degli animali selvatici, abbiamo lavorato e continuiamo ad impegnarci sul fronte del turismo. Per citare solo alcuni punti della nostra governance, ricordo che l’accesso a Torre Guaceto è contingentato e che le auto non possono accedervi, così si protegge l’ecosistema. Non solo, nelle prossime settimane chiuderemo le procedure per la certificazione CETS degli operatori del nostro distretto che investono in sostenibilità, un sistema premiante adottato per spingere sempre più imprenditori a volere bene alla natura e alla nostra comunità. E’ ora che tutti acquisiscano la consapevolezza che è necessaria un’inversione di rotta perché se l’ambiente perde, perdiamo tutti, la soluzione è adottare uno stile di vita responsabile e generare e promuovere il turismo sostenibile”.