STOP alla pesca dei ricci di mare in Puglia.
La proposta dal consigliere Pagliaro in consiglio regionale è stata approvata con 49 voti su 51 ed è diventata legge. Ha votato a favore anche il Presidente Emiliano.
Lo scopo è quello di tutelare la specie che è a rischio estinzione; numericamente sempre più scarsa e di dimensioni sempre più piccole.
Queste le dichiarazioni di Paolo Pagliaro: "Non c’è più tempo da perdere: se cinquant’anni fa si potevano contare fino a dieci esemplari per metro quadrato nelle secche marine, oggi sono rarissimi e spesso di dimensioni inferiori a quelle consentite per il prelievo.
Già in questi giorni è ripresa la razzia di ricci di mare, e bisogna intervenire con uno stop.
Resta il rammarico per l’assenza di finanziamento per la seconda parte della legge, che prevede azioni di monitoraggio del rinascimento dei fondali e il risarcimento dei pescatori autorizzati con patentino per la durata del fermo pesca.
Un vero paradosso, visto il plebiscito di firmatari della pdl.
Eppure si tratta di un provvedimento che riguarda l’intera regione e che avrebbe dovuto avere una corsia preferenziale in bilancio.
Confidiamo che siano stanziati almeno i fondi per la campagna di comunicazione e sensibilizzazione necessaria per informare i cittadini sullo stop alla pesca.
Fino ad ora c’era il permesso, in alcuni mesi dell’anno, di pescare ogni giorno 1000 unità per il pescatore professionista e 50 per quello "sportivo".
Purtroppo però bisognerà fare i conti, come si è sempre fatto fino ad ora, con i pescatori di frodo. Gente, che senza alcuna licenza, opera già "oggi" oltrepassando il limite di 1000 unità giornaliere; un fenomeno radicato soprattutto lungo le coste brindisine.
- foto di repertorio -