Dopo circa 12 anni, tra indagini e processo, sono state emesse le condanne per quasi 100 anni per aver trattato da schiavi lavoratori stranieri provenienti per la stragrande maggioranza dal Marocco, Senegal, Guinea, Tunisia, durante l’impiego nei cantieri di pannelli fotovoltaici nel leccese e brindisino, dalla ditta Tecnova Italia.
La corte d’Assise di Lecce ha emesso le pene per 12 imputati in base alla contestazione dei reati di associazione a delinquere finalizzata all’estorsione aggravata e alla resa in schiavitù. Furono anche contestate favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e false buste paga per raggirare il versamento contributivo.
Le condanne vanno dai 18 ai 16 anni per l’amministratore e soci e 10 anni per altri dipendenti della Tecnova.
Sono stati assolti tutti gli imputati brindisini Cosima De Michele, Anna Maria Bonetti, Tatiana Tedesco, Manuela Costabile e Marco D. Bagnulo “per non aver commesso il fatto”.