La stagione 2022-23 del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi si è conclusa da qualche giorno, fra teatro di prosa, danza, jazz, classica e varie forme di espressioni artistiche e culturali di associazioni del territorio. L’Orchestra del Nuovo Teatro Verdi regalerà ancora un concerto in una sede decentrata, quindi anche la stagione sinfonica potrà dirsi conclusa.
Già da qualche mese lavoriamo in sinergia col direttore artistico nell’ottica di garantire dalla prossima stagione un’offerta ancora più interdisciplinare e qualificata e rendere il Teatro più aperto alla collettività. Abbiamo inaugurato la stagione con David Parsons, venuto da New York con la sua straordinaria compagnia di danza, il quale mi ha espresso entusiasmo per l’accoglienza e l’agio con cui ha potuto lavorare sul palcoscenico. Era molto contento per il debutto in Italia in un Teatro come il nostro.
A seguire abbiamo ospitato icone autentiche della prosa italiana: Milena Vukotic, Carolina Rosi, Sergio Castellitto, Chiara Noschese, Paola Quattrini e Pino Micol, solo per citarne alcuni, pienamente soddisfatti e contenti anche di aver incontrato le nostre scuole fuori della scena. La novità del Verdi Gala, con il tenore di fama mondiale Fabio Armiliato, ha suggellato un rapporto straordinario con il pubblico assurgendo a diventare un appuntamento annuale.
Una grande soirée teatrale con le arie più note del repertorio verdiano e la consegna di borse di studio a tre giovani talenti da parte della Fondazione Daniela Dessì sul nostro palcoscenico. Il Verdi Gala, la cui seconda edizione è prevista il prossimo dicembre, rappresenterà sempre più quell’accento operistico importante per costruire i presupposti di un programma d’opera di piena fattibilità e soprattutto di qualità. Altrettanto successo e favore di pubblico ha riscosso il festival Verdi in Jazz, tra le novità della stagione, una declinazione di spettacolo da foyer che non solo ha portato a teatro un pubblico nuovo, difficilmente accostabile alle scorse stagioni, ma ha sperimentato con successo uno spazio di certa prospettiva. Oltre al tutto esaurito ad ogni appuntamento, il Verdi in Jazz ha riavvicinato aziende del territorio sensibili e disponibili a contribuire al benessere culturale della comunità in qualità di sponsor o di partner, a partire dalle aziende vinicole che hanno definito quell’atmosfera glamour fra un calice di vino di qualità e musicisti d’eccezione.
Sold out anche per la musica classica con la nascita dell’Orchestra del Nuovo Teatro Verdi, una fucina di giovani perfezionati e pronti alla carriera che hanno dato vita ai loro sogni e a quelli di migliaia di spettatori a Brindisi. Il debutto avvenuto con il Concerto di Capodanno, per la prima volta prodotto dal Teatro stesso. Il mio impegno anche in veste di direttore musicale ha contribuito a dare impulso al progetto, quello dell’orchestra, difficile e complesso ma che ho inteso perseguire per regalare a Brindisi una sua compagine orchestrale. A questo proposito, sono in contatto con il sovrintendente della Fondazione Petruzzelli di Bari per ampliare lo spettro delle produzioni che possano godere anche della vicinanza di un ente lirico così prestigioso. Inoltre, l’Orchestra del Nuovo Teatro Verdi ha ricevuto l’invito, che sto valutando, per una tournée di concerti sinfonici in Cina. In merito fornirò maggiori dettagli, non appena sarà possibile concordare e definire il programma.
Sarà la prima volta del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi all’estero. Il Teatro per le Associazioni è stata una felice idea di ricongiungimento con molte espressioni culturali del territorio che hanno potuto utilizzare il teatro nei suoi diversi spazi e modalità, dal foyer al palcoscenico, alla portata di progetti validi e distribuiti in maniera equanime. Il rapporto con le associazioni rappresenta per noi una priorità strategica e vogliamo diventi un pezzo integrante dell’offerta del Teatro: per questo abbiamo di recente invitato le realtà del comparto culturale del territorio a inviare le proposte artistiche che, vagliate e selezionate, collocheremo in un segmento di stagione da gennaio a giugno 2024.
Colgo l’occasione per ricordare ad associazioni e compagnie che hanno tempo fino al 31 maggio per candidare le proprie iniziative. La Fondazione sarà ben lieta di valutarle e interloquire nell’intento di approfondire il dialogo.
La Fondazione continuerà a consolidare i rapporti anche di carattere istituzionale con il territorio e con le identità più significative per la città, a partire dalle Nazioni Unite, che quest’anno abbiamo ospitato con i suoi esponenti in visita istituzionale da New York, come quella del sottosegretario Mr. Atul Khare cui proprio in teatro sono state consegnate le Chiavi della Città. Ancora più significativo sarà l’accento al dialogo con la diplomazia e con le forze dell’ordine, sul modello delle celebrazioni per il 171° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, accompagnate in teatro dal concerto dell’Orchestra del Verdi alla presenza degli appartenenti all’istituzione operanti sul territorio e dei questori delle vicine province. Mi gratifica l’entusiasmo del Questore, dott. Annino Gargano, per aver sentito il Teatro parte dei suoi valori di pace e di legalità. Infine, al pari dei fuoriprogramma che abbiamo proposto quest’anno, dal musical di Red Canzian ai concerti di Claudio Baglioni e di Massimo Ranieri, anche la prossima stagione riserverà grandi sorprese, nell’ambito della scena pop, dedicate al pubblico appassionato del genere. La Fondazione e l’Amministrazione Comunale hanno trovato grande forza nella condivisione della vita e della programmazione culturale.
Ho sempre trovato confronto e apertura da parte del Sindaco e della struttura comunale, così come costruttivo e proattivo è stato il dialogo con le realtà che operano per conto dell’Amministrazione, come Brindisi Multiservizi: ho altrettanto apprezzato la partecipazione di tanti dipendenti comunali anche in veste di pubblico.
A tal proposito l’Amministrazione Comunale è al lavoro per dare operatività a un intervento molto significativo sull’efficientamento della struttura teatrale a vari livelli, a partire da quello energetico. I lavori erano in previsione da lungo tempo ma proprio in questi giorni ho ufficialmente consegnato l’edificio teatrale agli uffici preposti del Comune per l’avvio della fase esecutiva che proseguirà fino al prossimo autunno.
Sul piano delle strutture e dei servizi, la Fondazione intanto riattiverà la gestione del bar per garantire accessibilità non solo durante gli spettacoli ma anche in momenti svincolati dalle attività teatrali, in modo che il foyer sia una piacevole sosta e attrattiva per tutti.
Siamo pieni di energie e non vediamo l’ora di ultimare i dettagli della prossima stagione: intanto, a nome della Fondazione, ringrazio tutti i lavoratori dietro le quinte, molti dei quali hanno riscoperto il piacere di lavorare per il Nuovo Teatro Verdi, così come il pubblico che quest’anno è tornato in sala accostando i livelli di partecipazione pre-Covid.
Siamo sicuri che il Teatro saprà catalizzare l’attenzione di sempre più spettatori, intercettare nuove fasce, affacciarsi al mondo dei giovani con un linguaggio appropriato e con un’offerta quanto più diversificata.
Stefano Miceli