A pochi giorni dalla precedente, si è tenuta questa mattina, nella sala Mario Marino Guadalupi del Comune di Brindisi, la Conferenza dei Sindaci, convocata per fare il punto sulle criticità della sanità locale dopo le recenti riunioni fra i vertici aziendali e i rappresentanti del governo regionale.
Al tavolo il sindaco del capoluogo, Giuseppe Marchionna, il vice segretario comunale, Angelo Roma, il commissario straordinario della Asl Brindisi, Giovanni Gorgoni, che ha relazionato sulla situazione attuale e sulle possibili soluzioni da adottare per fronteggiare l’emergenza.
“Nelle settimane scorse - ha dichiarato Gorgoni - avevamo individuato sette punti critici, addebitabili essenzialmente alla grave carenza di personale: Ostetricia-Ginecologia, Ortopedia, Radiodiagnostica, Cardiologia, Pronto soccorso, Chirurgia generale, Unità di Terapia Intensiva Neonatale. Soltanto per gli ultimi due le soluzioni restano ancora da trovare, per gli altri, abbiamo predisposto una serie di misure già sottoposte all’attenzione della Regione”.
Si tratta di un piano “estivo”, utile anche a consentire al personale sanitario - già sottoposto a notevole stress - di fruire dell’istituto contrattuale delle ferie. Temporaneamente la soluzione è rappresentata quindi dagli accorpamenti di reparti delle medesime discipline, salvaguardando le attività del Perrino, ospedale di II livello, almeno fino ad esito positivo dei concorsi ancora in atto.
Il commissario ha quindi illustrato ai sindaci presenti le principali proposte:
- Ospedale di Francavilla Fontana: mantenimento dei reparti di Medicina, Chirurgia, Ortopedia e Pronto Soccorso, accorpamento di Pediatria ed Ostetricia/Ginecologia con i reparti analoghi dell’ospedale Perrino di Brindisi;
- Ospedale di Ostuni: sospensione delle attività di Chirurgia;
- Istituzione di turni di guardia interdivisionale tra diversi reparti ospedalieri;
- Psichiatria dell’ospedale Perrino: potenziamento del reparto con ricorso a psichiatri in servizio nei Centri di Salute mentale;
- Radiodiagnostica: è stata presentata alle altre Asl pugliesi la richiesta di personale medico disponibile;
- Pronto soccorso dell’ospedale Perrino: l’iniziale emergenza è stata contenuta ricorrendo al supporto dei medici del 118, tenendo conto che quelli in servizio sono solo 14 a fronte dei 55 previsti in pianta organica;
- Reclutamento di medici e infermieri per consentire l’attivazione di postazioni 118 in sostituzione di punti di primo intervento al momento chiusi.
“Ci dichiariamo aperti a qualsiasi suggerimento - conclude Gorgoni rivolgendosi ai sindaci - e ci auguriamo, in primo luogo, che un sostegno possa giungerci dalle altre Asl della Puglia”.
Alla relazione del commissario sono seguiti gli interventi di alcuni dei sindaci presenti: unanime l’auspicio che la Regione possa farsi carico in maniera attiva di una emergenza che non ha precedenti nella storia della sanità brindisina.