La sentenza di assoluzione è stata pronunciata nell'aprile scorso, al termine di un processo con rito abbreviato, e le motivazioni sono state depositate il 12 luglio. Il giudice Saso ha smontato punto per punto le accuse della Procura, criticando in modo deciso le argomentazioni del pubblico ministero Raffaele Casto.
Secondo l'accusa, l'Adspmam avrebbe realizzato illegalmente alcune opere relative alla sicurezza del porto di Brindisi. Tuttavia, il giudice ha sostenuto che le accuse si sono rivelate prive di fondamento e che la conformità urbanistica delle opere non è stata dimostrata in modo convincente.
Il giudice ha anche respinto la richiesta di applicare misure restrittive personali nei confronti degli imputati, sottolineando la mancanza di prove a sostegno delle accuse mosse contro di loro. Inoltre, ha fortemente criticato le dichiarazioni del pubblico ministero, definendole infondate e prive di fondamento.
La sentenza di assoluzione ha evidenziato la totale mancanza di prove a sostegno delle accuse e ha sottolineato il lungo periodo di attesa che gli imputati hanno dovuto affrontare per vedere riconosciuta la loro innocenza. Il giudice ha messo in luce le incongruenze nell'accusa e ha sottolineato che l'impianto accusatorio è stato costruito in modo artificioso, alterando persino la configurazione delle imputazioni rispetto alla loro formulazione originale.
Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Giustina Giordano, Rosario Almiento, Mauro Masiello, Mario Guagliani, Anita Mangialetto, Luciano Marchianò e Carlo Enrico Paliero