L'indagine, avviata nel luglio 2021 su richiesta della Procura di Taranto, ha smascherato un'attività criminale con una rete di spaccio di droga nel comune di Palagiano.
L'indagine è stata coordinata dalla Procura di Taranto e ha utilizzato metodi tradizionali come osservazione, controlli e pedinamenti, oltre a tecniche di intercettazione e riprese video "da remoto". L'attività criminale coinvolgeva diversi indagati che operavano in concorso, creando una rete di spaccio anche al di fuori delle province coinvolte. Uno degli indagati assumeva un ruolo chiave nell'organizzazione, mantenendo contatti con canali di riferimento e dirigendo l'attività dei pusher.
Sono stati individuati canali di approvvigionamento di droga nella provincia di Brindisi e nella città di Taranto, in cui gli indagati avevano legami con figure di spicco della criminalità locale. Tra gli arrestati c'era anche un fornitore di stupefacenti attivo nel brindisino, già sotto sorveglianza speciale per legami con la mafia.
I pusher seguivano un modus operandi consolidato: nascondevano la droga nelle periferie del centro cittadino, prelevando quantità richieste dagli acquirenti e incontrandoli nei vicoli del centro storico di Palagiano per lo scambio droga-soldi. Per gli spostamenti e le consegne utilizzavano monopattini e bici elettriche, consentendo loro di sfuggire facilmente alla sorveglianza in caso di controlli delle forze dell'ordine.