Il Dr. Nazareno Valente, esperto e studioso della storia brindisina ci fornisce una seconda ipotesi sul perché i greci chiamarono la “terra brindisina” con l’appellativo di Messapia. L'ipotesi analizzata ieri che Messapia derivasse dal condottiero Messapo non soddisfa gli studiosi moderni.
Ha acquisito così in alternativa spazio una proposta moderna la quale prevede «che i Greci intendessero il nome Messápioi, per etimologia popolare, come ‘quelli tra i due mari’» e per Messapía «quella che sta in mezzo (tra due mari)».
Tuttavia prima di esaminare tale teoria, cerchiamo di verificare se è possibile risalire a chi coniò i termini di Messapia e Messapi.
Il termine Messapi appare per la prima volta nelle fonti letterarie del V secolo a.C. per mano di Erodoto, ma è verosimile che esso fosse di tradizione più antica, collegabile al periodo precoloniale di fine IX secolo a.C. oppure coloniale del secolo immediatamente successivo.
Nel primo caso, furono con ogni probabilità gli Eubei a coniarlo tra la fine del IX e l’inizio dell’VIII secolo a.C. quando frequentavano le nostre coste commerciando con i nostri antichi concittadini ed avendo con essi anche proficui scambi culturali.
Nel secondo caso, gli autori potrebbero essere i Parteni che strapparono ampi territori agli abitanti del luogo.
Rinviando alla consultazione del libro "Brindisi sconosciuta" (https://amzn.eu/d/gmSjIxJ) l'esame dettagliato della questione, si riportano in questa sede le conclusioni a cui sono pervenuto.
A mio avviso a creare il termine furono gli Eubei che hanno lasciato ampia traccia della loro presenza nella toponomastica salentina.
Elenco tali influenze per sommi capi.
Hyrie(probabilmente, Oria) che trovava corrispondenza con Hyrie collocata in Aulide nella fascia continentale controllata dagli Eubei.
Amazones e Chalkitis, due città di cui non si sa la collocazione nella nostra terra, che richiamano le amazzoni molto celebri in Beozia ed Eubea e addirittura la città di Calcide, che era capofila in questi viaggi commerciali.
Le isole Petagne di fronte al porto brindisino il cui nome pare copia delle isole Petalioi, i Petalii, che si trovano al largo della costa sud-occidentale dell’Eubea nel golfo di Petali.
In definitiva troppe occorrenze, per derubricarle a casuali omonimie o somiglianze, che pongono in rilievo la matrice euboica di svariati termini di località dell’antica Calabria.
Non pare pertanto campata in area l’ipotesi che pure il coronimo Messapia sia dovuto ai naviganti di Calcide, frequentatori assidui delle coste del Basso Adriatico.