BRINDISI – Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Roberto Quarta, ha presentato una richiesta formale di accesso agli atti relativi alla realizzazione della pista ciclabile di viale Aldo Moro. Si tratta di un progetto in corso apparentemente interminabile, i cui termini di consegna rimangono sconosciuti a causa della decisione del Comune di annullare il contratto con l'impresa responsabile.
Tra le informazioni richieste figurano i dettagli dell'architetto o del funzionario che ha redatto il progetto, l'atto di nomina del direttore dei lavori e eventuali verbali di ispezione, oltre alle eventuali sanzioni comminate.
La pista ciclabile, destinata a attraversare le zone di Centro, Commenda e Santa Chiara, è stata finanziata con un importo di 600mila euro attraverso il bando "PrIMUS" del ministero dell'Ambiente.
La conclusione dei lavori era originariamente programmata per il mese di febbraio del 2023.
Le dichiarazioni di Quarta: “È inaccettabile proseguire i lavori di quella pista ciclabile. Intanto perché non c’è spazio per i mezzi di soccorso, e poi perché nel Pums, viale Aldo Moro è stata indicata come strada in sofferenza a livello di traffico, ed è pertanto incredibile che si possa pensare di restringere ulteriormente la carreggiata.
A mio avviso vanno interrotti i lavori e ripristinato lo status quo ante, o comunque va rivisto il progetto. Anche a costo di incorrere in un danno erariale. Che poi, vorrei capire perché si parla di danno erariale per 600mila euro, ovvero per l’intero importo del progetto, quando ci sarebbe solo da stralciare la realizzazione del tratto di viale Aldo Moro.
Molto probabilmente la progettazione è stata sbagliata: se così fosse, dovrebbe pagare il diretto responsabile. Manderò tutta la documentazione alla polizia locale, ai vigili del fuoco, al prefetto e alla Corte dei conti”.