Il programma di appuntamenti che ormai da anni caratterizza il contenitore culturale latianese saluta il suo esordio nella nuova stagione letteraria con Marco De Paolis Procuratore Generale Militare che sarà nella sala eventi della Taberna Libraria domenica 12 novembre con inizio alle ore 18:30 per presentare la sua opera dal titolo “Caccia ai nazisti” (Edizioni Rizzoli) un libro sul percorso e la ricerca compiute in prima persona dal procuratore sui responsabili delle più efferate stragi naziste in Italia. A dialogare con l’ospite Raffaele Romano.
Marco De Paolis (classe 1959) è Procuratore Generale Militare. Dal 1988 ha diretto la Procura militare della Repubblica di La Spezia, dal 2002 al 2008 e quella di Roma dal 2010 al 2018, istruendo oltre 500 procedimenti per eccidi di civili e militari italiani e crimini di guerra commessi dopo l’8 settembre 1943. Ha portato a giudizio 17 processi e ottenuto 57 condanne all’ergastolo per i responsabili delle più gravi stragi compiute in Italia e all’estero durante la Seconda guerra mondiale.
Il libro Caccia ai nazisti che riporta la prefazione di Liliana Segre parte da questa affermazione:
“Nonostante il lungo tempo trascorso dalla data del fatto anzidetto, non si sono avute notizie utili per la identificazione degli autori e per l’accertamento delle responsabilità.” Recita così il decreto di archiviazione del 1960 peri fascicoli dell’«Armadio della vergogna», con il quale la procura generale militare di Roma negherà la giustizia per le stragi compiute dai nazifascisti in Italia dopo l’8 settembre 1943.
Non era vero. Le «notizie utili» c’erano eccome, ma qualcuno aveva scelto, arbitrariamente, di non andare avanti con le indagini. A fare una scelta diversa, a oltre quarant’anni da quell’archiviazione, sarà il giovane procuratore militare di La Spezia, Marco De Paolis. In questo libro è lui a raccontare i quindici anni, tra il 2002 e il 2018, di indagini, interrogatori, sopralluoghi, esami dei testimoni, processi che hanno portato a oltre 500 procedimenti giudiziari contro i criminali di guerra nazisti e fascisti per gli eccidi di civili e militari.
Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema, Civitella in Val di Chiana, ma anche Kos e Leros, Cefalonia: sono solo gli episodi più conosciuti tra quelli di cui De Paolis si è occupato, consapevole che «il dolore non va in prescrizione» e che la sete di verità dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime era stata ignorata per troppo tempo.
Una storia avvincente, una caccia ai colpevoli tra Italia, Germania e Austria per interrogare gli ex SS ancora in vita e stabilirne le responsabilità, portarli alla sbarra, farli condannare.
E insieme un racconto intimo e privato di cosa ha significato immergersi in «un dolore così immenso», come lo definirà uno dei sopravvissuti, il dolore di chi ha dovuto subire l’ulteriore ingiustizia «del mancato assolvimento da parte dello Stato del primario e doveroso compito di ricercare, processare e punire i responsabili di quella brutale violenza».