La nave Life Support di Emergency, come previsto, è arrivata stamattina nel porto sicuro di Brindisi, con 118 persone salvate in alto mare, compresa una giovane vittima di violenza sessuale in Libia e quattro minori non accompagnati.
L'operazione, coordinata dalla Prefettura di Brindisi, ha coinvolto medici del Ministero della salute e volontari della Croce Rossa italiana e della Protezione Civile. Le forze dell'ordine hanno presidiato l'area durante lo sbarco, elogiato dal prefetto La Iacona per il notevole senso di solidarietà della città.
L'equipaggio di Life Support è giunto alle 7.30 presso la banchina di Sant’Apollinare, dove è stata attuata un'organizzazione complessa con il coinvolgimento di forze dell'ordine, polizia locale, Croce Rossa, 118, Protezione Civile e Brindisi Multiservizi.
I naufraghi provenivano da due barconi partiti da Bengasi, Libia, e sono stati tratti in salvo nel Mediterraneo centrale da Emergency. Dopo l'attracco, i migranti hanno affrontato ulteriori due giorni di navigazione difficile prima di giungere in porto; saranno assegnati ai centri di accoglienza ministeriali. Le loro provenienze includono Eritrea, Etiopia, Sudan, Bangladesh, Pakistan, Siria, Egitto e Palestina.