Dopo l'incidente di lunedì scorso presso lo Stabilimento Petrolchimico di Versalis a Brindisi, ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente) ha dichiarato che non sono stati superati i limiti consentiti per l'inquinamento dell'aria. Nonostante l'intervento immediato di ARPA e la valutazione preliminare, non sono emerse criticità significative nei livelli di inquinanti misurati durante l'evento.
L'incidente, che ha coinvolto l'unità di purificazione etilene, è stato gestito in modo tempestivo e la combustione è durata meno di 10 minuti, senza danni alle persone. ARPA ha effettuato verifiche approfondite attraverso la Rete regionale di rilevamento della qualità dell'aria e le reti private, evidenziando la mancanza di superamenti dei limiti per tutti gli inquinanti misurati il 13 novembre.
Le centraline della Rete regionale, insieme alle reti private, hanno monitorato diversi parametri inquinanti senza rilevare incrementi significativi nelle ore successive all'incidente. I dati di concentrazione degli inquinanti ai camini e di qualità dell'aria sono stati controllati attentamente.
Nonostante il rispetto dei limiti di qualità dell'aria secondo la normativa italiana, ARPA sottolinea che ciò non garantisce l'assenza di effetti sulla salute, competenza delle Asl.
ARPA ha richiesto alla Società Versalis Spa, gestore dell'impianto, di fornire entro 5 giorni una documentazione dettagliata sulle cause dell'evento. Il protocollo operativo per le centraline di misura di Versalis non è ancora stato sottoscritto, in attesa del completamento dei lavori entro dicembre 2023.
Infine, ARPA informa che l'organo di controllo per impianti di rilevanza nazionale come lo Stabilimento Petrolchimico Versalis è l'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), e ARPA partecipa alle attività di controllo effettuate da Ispra.
La situazione è costantemente monitorata per garantire la sicurezza ambientale.